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Roberto Scarpinato è il nuovo Procuratore Generale di Palermo

"Da Palermo, grazie a solitari pionieri antimafia, è germogliata una grande rivoluzione culturale"

13 aprile 2013

Roberto Scarpinato si è insediato venerdì alla guida della Procura Generale. Presenti il presidente della Corte d'appello di Palermo Vincenzo Oliveri, numerosi magistrati ed esponenti delle forze dell'ordine. Oliveri ha ricordato "le qualità di leader" mostrate da Scarpinato "già durante l'uditorato" e ha ripercorso le tappe della carriera del magistrato che, come ultimo incarico, ha diretto la procura generale di Caltanissetta.
Nel discorso d'insediamento Scarpinato ha assicurato che la sua porta sarà sempre aperta al dialogo e che "sarà baluardo dell'indipendenza della magistratura". Il neo procuratore generale ha poi ricordato le tante figure istituzionali - magistrati ed esponenti delle forze dell'ordine - che col loro lavoro hanno reso Palermo da "capitale della mafia a capitale dell'antimafia". "Grazie a loro - ha spiegato - è stata rilanciata la credibilità dello Stato per troppo tempo indebitamente identificata con alcuni impresentabili". "Da Palermo, grazie a solitari pionieri antimafia, è germogliata una rivoluzione culturale che ha travalicato il ristretto mondo giudiziario ed è divenuta epopea nazionale".

"Tutte le componenti della magistratura hanno operato nei limiti della giurisdizione e per accertare le responsabilità individuali": così Scarpinato ha respinto le critiche di chi accusa parte della magistratura, in particolare quella palermitana, di volere processare la storia. "È la Storia - ha detto - che nel suo tracimare, spesso violento, si è riversata nei processi che sono stati instaurati solo per necessità di giustizia".

"Come già accaduto in passato in questo Paese, quando ci sono problemi relativi al quadro politico c'è chi ne approfitta". Questa la lettura di Scarpinato sui progetti di attentati ai pm del capoluogo siciliano e di Caltanissetta, annunciati in due lettere anonime. "Si tratta di un'ipotesi investigativa", ha aggiunto, "ma delle questioni relative alla sicurezza occorre occuparsi per tempo". [Fonte: Corriere del Mezzogiorno]

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13 aprile 2013
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