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Rossella Urru è libera!

La cooperante italiana rapita in Algeria il 23 ottobre scorso è stata liberata

19 luglio 2012

E' ufficiale: Rossella Urru è stata liberata. Le voci sul rilascio della cooperante italiana rapita il 23 ottobre scorso nel sud dell'Algeria, nei pressi di Tinduf, da un gruppo dissidente di Al Qaeda nel Maghreb, si erano rincorse per tutta la giornata di ieri. In serata, finalmente, la conferma del ministero degli Esteri. "E' una bellissima notizia. Rossella Urru è stata liberata e sta per entrare in contatto con il capo dell'unità di crisi. Forse occorrerà qualche mezz'ora prima di poterla avere veramente con i funzionari e le altre persone. Ho portato - ha detto il ministro degli Esteri, Giulio Terzi - alla famiglia di Rossella i saluti del capo dello Stato che ha seguito personalmente la vicenda. Rossella Urru rappresenta il simbolo dei valori del coraggio e dell'eroismo delle nostre donne", ha concluso il ministro.
Il ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione Andrea Riccardi, commentando la liberazione, ha sottolineato: "Rossella è una cooperante, una donna coraggiosa, che crede nel valore della solidarietà e della promozione del dialogo tra i popoli. E' figlia dell'Italia migliore, quella che guarda al futuro, quella di cui possiamo tutti essere fieri".

Rossella è stata rilasciata insieme a due cooperanti spagnoli, Ainhoa Fernandez de Rincon e Enric Gonyalons. La notizia era stata già confermata ieri pomeriggio da fonti del governo di Madrid alla stampa spagnola, nonostante sulla vicenda il riserbo fosse estremo, anche perché il rientro degli ostaggi potrebbe essere posticipato di un giorno a causa di una tempesta di sabbia che avrebbe investito l'area del Burkina Faso dove i tre si sarebbero diretti, dopo essere stati liberati nel nord del Mali.
I genitori di Rossella "sono già a Roma con il ministro Terzi e sono felicissimi", ha detto all'Adnkronos don Alessandro Floris parroco di Samugheo, paese di Rossella Urru. "Sono felicissimi, ma non so dire altro perché stanno aspettando notizie più dettagliate", ha aggiunto. Intanto a Samugheo il paese ha fatto subito in festa: la gente è scesa in piazza e per le strade le macchine hanno fatto caroselli.

L'attivista mauritano Najib Tawal Ould ha riferito ad Aki che nella notte è stato scarcerato il saharawi Maminna Ould Faqir, arrestato lo scorso 4 dicembre in Mauritania con l'accusa di aver fatto parte del commando che ha rapito i tre cooperanti. L'uomo ha lasciato il carcere centrale di Nouakchott ed è stato accompagnato dalle autorità mauritane fuori dalla capitale "in una località ignota - ha detto l'attivista -. Non sappiamo se sia stato portato in Mali o altrove. Quello che è certo è che il suo nome faceva parte della lista dei detenuti salafiti da liberare in cambio della Urru, avanzata dal Mujao". I rapitori della nostra connazionale avevano subito chiesto la liberazione di Maminna Ould Faqir alle autorità mauritane. "Non è certo però che sia stato usato per lo scambio con l'ostaggio italiano", ha precisato l'attivista.
"Considerateli liberi perchè le nostre condizioni sono state rispettate", aveva detto all'Afp Mohammed Ould Hicham, esponente del Movimento per l'unità e la jihad in africa occidentale (MUJAO), lo stesso che ha affettuato il rapimento. Le condizioni per il rilascio, ha spiegato, erano la liberazione di tre prigionieri islamisti, "detenuti da un paese islamico" e il pagamento di un riscatto, il cui ammontare il portavoce del MUJAO non ha voluto svelare.

LA DINAMICA DEL RILASCIO - Rossella Urru è stata rapita lo scorso autunno in un campo del Fronte Polisario nel sud dell'Algeria, nei pressi di Tindouf, dal MUJAO, cellula fuoriuscita da al-Qaeda. Ad annunciare il rilascio in prima battuta il portavoce del gruppo islamico Ansar Dine a Timbuctù, Sanda Abou Mohamed, ritenuto vicino ad all'organizzazione, che ha confermato sia la liberazione della ragazza che dei due spagnoli rapiti con lei a ottobre. L'uomo ha precisato che gli ostaggi sono stati rilasciati dal gruppo MUJAO vicino alla città settentrionale di Gao. MUJAO è alleato di Ansar Dine e i due gruppi hanno combattuto insieme per sottrarre la parte settentrionale del Mali ai ribelli Tuareg.

Il possibile elemento di svolta nella liberazione dei tre ostaggi potrebbe essere, secondo l'agenzia mauritana Ani, il rilascio, nelle prime ore del mattino, di Mamne Ould Oufkir, arrestato lo scorso 4 dicembre in Mauritania perché sospettato di essere coinvolto nel sequestro dei tre. L'uomo ha lasciato il carcere centrale di Nouakchott ed è stato accompagnato dalle autorità mauritane fuori dalla capitale in una località ignota. Il suo nome faceva parte della lista dei detenuti salafiti da liberare in cambio della Urru, avanzata dal Mujao. Non è certo però che sia stato usato per lo scambio con l'ostaggio italiano.
Fonti dell'intelligence spagnola hanno inoltre riferito al sito Globalist che la Urru e lo spagnolo Enrico Gonyalons sono stati liberati a seguito del pagamento di un riscatto. Non hanno voluto precisare l'entità della somma, che si aggirerebbe intorno ad alcuni milioni di euro, versati da Italia e Spagna. Il pagamento sarebbe avvenuto in contanti e in euro e, prosegue Globalist, il rilascio di Ould Faqir farebbe parte della trattativa. E' stato il sito del giornale Il Foglio a dare per primo in Italia la notizia del possibile rilascio.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Repubblica.it]

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19 luglio 2012
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