Rotaie calde in Sicilia
Sull'accordo che la RFI ha fatto saltare su Bluferries. Agitazione e proteste dai sindacati
Le linee ferrate siciliane pronte a surriscaldarsi. Il tavolo romano per arrivare ad un accordo su Bluferries è saltato e da oggi è stato di agitazione ad oltranza. In giornata è prevista un'assemblea degli 82 lavoratori transitati nella nuova società, nata da una costola di RFI e attiva dall'1 ottobre prossimo, per decidere ulteriori proteste insieme a Cgil, Cisl, Uil, Orsa, Fast, Ugl e Sasmant. In discussione il contratto che inquadrerà i futuri dipendenti di Bluferries.
I vertici di Rete Ferroviaria Italiana (la controllata del Gruppo FS che fino al 30 settembre gestirà le linee oltre al traffico ferroviario, gommato e passeggeri, mentre dal giorno dopo a curare questi ultimi due segmenti di mercato sarà appunto Bluferries) puntano ad un inquadramento come quello dei marittimi alle dipendenze degli armatori privati. Un passo indietro inaccettabile per i sindacati, che non intendono cedere di un millimetro rispetto ai diritti acquisiti di chi transiterà da RFI a BF.
"Non è pensabile - hanno dichiarato i sindacati lasciando il tavolo delle trattative - che RFI cali dall'alto un precedente che apre di fatto le porte all'esternalizzazione del servizio e la precarizzazione del lavoro nel mondo ferroviario. Precedente pericoloso e non isolato ancor più preoccupante, visto che l'area dello Stretto diventerebbe l'avamposto dell'ennesima mortificazione del comparto".
Cgil, Cisl, Uil, Orsa, Fast, Ugl e Sasmant pretendono garanzie rispetto all'occupazione, oltre alla continuità del servizio e del ruolo dell'armatore pubblico nell'area dello Stretto. Di fronte ad un sindacato compatto e inflessibile, l'azienda ha scelto di rinviare il confronto.
Tutt'altra aria invece tira in Sicilia, almeno per ora. Dopo un braccio di ferro durato anni tra la Regione e Trenitalia, il Contratto di Servizio per la gestione della rete ferroviaria nell'Isola potrebbe diventare una realtà.
Stamane l'assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti Pier Carmelo Russo ufficializzerà la decisione della Giunta regionale di autorizzare la sottoscrizione dell'intesa. Russo annuncia un accordo da 111 milioni di euro, che saranno versati alla controllata del Gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce il trasporto passeggeri. I dubbi però restano tutti, visto che Trenitalia ha sempre dichiarato di non essere disposta a scendere sotto i 119 milioni e già in passato intese date per certe sono saltate all'ultimo momento. Per ora, l'unica certezza è che l'esecutivo guidato da Raffaele Lombardo ha dato il via libera ad una spesa di 48 milioni per acquistare nuovi vagoni ferroviari. [Articolo di Elisabetta Raffa per €conomiaSicilia.com]