Rubabandiera, nascondino, palla avvelenata o… quattro canti, cosa preferite?
Estate 2003… i vecchi giochi ritornano alla ribalta
Ci sarà capitato, almeno nelle ultime tre settimane, di camminare per strada e di vedere bambini nascondersi dietro le macchine in sosta e qualcun altro, più in là, fare la conta con la testa fra le mani per non vedere dove si nascondono i compagni di gioco. O magari vedere dei ragazzi in gruppo cercare di sfuggire al tocco della temutissima "palla avvelenata" mentre altri cercano invano di colpirli. Oppure sentire il famoso grido: "un, due, tre.. stella" e vedere poi tutti i ragazzi immobili senza fiatare, ognuno fermo lì al suo posto.
"Tutto torna" diceva un noto filosofo. Cambiano le mode e, con il passare del tempo, ritornano usi e costumi che ormai sembravano completamente dimenticati. E così mentre prima attori, attrici, politici etc. dopo una pantagruelica cena cercavano di ingannare il tempo scambiandosi i pareri su questo o quella corrente di pensiero oggi, in barba ai discorsi più colti, passano le ore in compagnia riproponendo quei giochi collettivi che sembravano più adatti ad un pubblico fanciullesco.
Ora c’è anche chi propone la giornata mondiale del gioco: l’ha promossa il Consiglio internazionale delle Ludoteche di Parigi con l’approvazione di Kofi Annan. L’ultima settimana di maggio, a partire dal 2004, sarà dedicata al gioco. Nell’attesa il prossimo settembre sarà inaugurato il Giardino dei Giochi dimenticati presso il Parco del Palazzo Martinoni a Cigole di Brescia.
Ora, complice internet e le sue infinite sfaccettature, sono nati i ricercatori di giochi o meglio i collezionisti di giochi: il maestro Petru Dimitru – coordinatore del progetto Children’s Folk Games – è riuscito a coinvolgere più di trenta Paesi offrendo ai cultori e non un catalogo di circa un migliaio di giochi del passato.
G. M.