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Sabìr: Circolo Mediterraneo di Conversazione

Incontri per far dialogare e unire le culture dei paesi che si affacciano sul bacino Mediterraneo

21 giugno 2005





''Sabìr: Circolo Mediterraneo di Conversazione'' I° Edizione 2005

23 - 24 - 25 e 26 giugno 2005
Ragusa - Modica - Scicli

Come il ''Sabìr'' era la lingua franca del Mediterraneo, così questo Festival sulle rotte del ''Mare Bianco'', ospitato nelle città del ''Triangolo Barocco'', Scicli, Ragusa e Modica, nominate dall'UNESCO ''patrimonio mondiale dell'umanità'', si propone di far incontrare e dialogare in maniera articolata e periodica gli intellettuali delle due sponde.
Non è la prima volta che la Sicilia, per la sua naturale posizione nel Mediterraneo, e fedele alla sua secolare tradizione di incontro tra civiltà, si propone come ponte tra due culture e come una vera Bayt al-Hikma, la Casa della Sapienza per eccellenza: un approdo per donne e uomini, pronti a trasmettere attraverso la parola il proprio sapere per la comune aspirazione a un futuro di pace.

Il Mediterraneo preso in considerazione in questa prima rassegna non è un concetto prettamente geografico, ma comprende anche quei territori che, pur non affacciandosi direttamente sul Mare, ne fanno integralmente parte per cultura e storia. Ed è per questo motivo che in questa prima edizione del Festival si è voluto ampliare il panorama culturale a paesi arabi non rivieraschi, nonché invitare scrittori che, pur essendo nati ''distanti'' dal Nostro Mare, lo hanno scelto come patria elettiva.
Questa manifestazione sul ''Mare Bianco'', al-Bahr al-Abyad, come gli Arabi chiamano il Mediterraneo, va intesa, dunque, non solamente come un'ennesima rassegna della cultura e delle arti, ma come un métissage tra Oriente e Occidente sul tema della reciproca conoscenza senza frontiere geografiche e ideologiche.

Isabella Camera d'Afflitto
 
Perchè Sabìr?
Sabìr:
(sa|bìr) (s.m.inv.) st.ling., lingua mista costituita da vocaboli francesi, italiani e arabi e strutturata in un Ragusasistema grammaticale molto elementare, parlata fino al XIX sec. nei porti mediterranei | estens., qualsiasi lingua grammaticalmente molto semplice e lessicalmente ridotta, formatasi per consentire la comunicazione tra due o più etnie spec. in occasioni di scambi commerciali.

Il Sabìr, in poche parole, era la lingua franca che marinai, pirati, pescatori, commercianti e armatori, parlavano nei porti del Mediterraneo per riuscire a capirsi fra loro al di là delle barriere linguistiche. Da Genova a Tangeri, da Salonicco a Istanbul, da Valencia ad Algeri, tutti parlavano questa lingua basica che rappresentava una sorta di esperanto marinaro, formatosi poco a poco prendendo in prestito termini ed espressioni dei diversi paesi che si affacciano sul bacino.
Il termine Sabìr era con certezza diffuso nell'ambiente dei coloni francesi in Algeria. Un'approssimativa traduzione potrebbe essere ''sapere''.
La sua prima attestazione è l'articolo ''La langue sabir'', apparso su ''L’Algérien, journal des intérêts de l'Algérie'' nel 1852; ma esso è probabilmente stato suggerito dalla turquerie del ''Bourgeois Gentilhomme'' di Molière (nella V scena del IV atto il Mufti inizia il suo canto dicendo: ''Se ti sabir, ti respondir…''). Ma pare verosimile che il Sabìr fosse parlato nei porti del Mediterraneo almeno a partire dal cinquecento. Una datazione anche approssimativa è resa impossibile dall'assenza di tracce scritte di questa lingua. L'unica certezza storica è che il termine Sabìr è servito a designare la lingua franca nella sua ultima fase, quella della decadenza e della inevitabile sparizione.

ModicaPerché Circolo Mediterraneo di Conversazione?
Per quanto concerne il ''sottotitolo'' indicato - Circolo Mediterraneo di Conversazione - c'è da dire che è la felice sintesi di due importanti riferimenti siciliani: il grande libro di Elio Vittorini ''Conversazione in Sicilia'', un capolavoro che ha cambiato le sorti della scrittura in Italia ma inoltre il nome di uno dei luoghi deputati a contenere una manifestazione dell'evento, quel bellissimo palazzo di Ragusa/Ibla denominato, appunto, Circolo di Conversazione, luogo che sin dall'inizio ha colpito la fantasia degli esperti e che è stato da subito oggetto di visite e ipotesi di utilizzo.


I luoghi
MODICA - RAGUSA E SCICLI

La ricchezza delle città di Modica, Ragusa e Scicli come detto è oggi parte del Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
Inscritta nel Val di Noto, l'area dell'antica Contea di Modica, che include le città di Modica, Ragusa e Scicli, rivela la sua dimensione di isola culturale caratterizzandosi per l'eterogeneità del paesaggio e dell'intensa alternanza cromatica.
Permeate di storia come inondate di solarità mediterranea, incastonate nei contrafforti meridionali del tavolato ibleo, le città di Ragusa, Modica e Scicli sono impreziosite dai caratteri della cultura tardo-barocca che contraddistingue la Sicilia sudorientale.
L'impianto scenografico naturale composto da strutture monumentali di piazze, scalinate e facciate rappresenta l'orgoglio della civiltà iblea.

Nell'individuazione delle possibili location del Festival, oltre alle ricchezze e ai monumenti delle città di Modica, ScicliRagusa e Scicli, facilmente consultabili in qualsiasi guida turistica, il gruppo di lavoro responsabile del presente studio ha pensato di individuare per ogni città delle location ''ad hoc'' per il Festival di Letteratura.
Come nel caso del celebre Festival di Hay-on.-Way nel Galles, o del nostrano Festival di Mantova, la scelta è quella di presentare gli eventi coinvolgendo l'intera città, utilizzando quindi sia le location convenzionali (piazze, teatri, auditorium) che quelle mai usate per eventi culturali (p.e. palazzi privati, caffè, negozi), si è pensato di mantenere l'idea di triangolo, di isola culturale, come evidenziato più in dettaglio nel programma del Festival, facendo gravitare il pubblico coinvolgendolo ogni sera in una diversa città.
E' importante che il Festival viva nella stessa città d'arte, facilmente percorribile a piedi, dove durante le giornate del Festival il pubblico e gli autori possano realmente incontrarsi e convivere.
Quindi oltre alle piazze e le strade delle città per incontri e spettacoli, si è pensato, come, di creare una cornice di intimità, attraverso i magnifici spazi a disposizione nelle tre città.


I contenuti di questa pagina sono tratti dal sito www.sabirfestival.com dove sono pubblicate tutte le informazioni sul ''Sabìr: Circolo di Conversazione Mediterranea''

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21 giugno 2005
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