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Saldi d'estate! Come ogni anno Telefono Blu e Sos Consumatori mettono in guardia da possibili truffe

Telefono Blu: ''Occorre fare promozioni e sconti tutto l''anno con una vera concorrenza''

07 luglio 2005

Sono 30 milioni gli italiani in vacanza nelle località turistiche nazionali in tutta questa estate da giugno a settembre, e tutti, ovviamente, approfittando dei saldi entreranno in un negozio per tentare una spesa conveniente, altri 15 milioni di italiani lo faranno nelle città sempre più deserte e calde. In totale 45 milioni di clienti di un mercato che in media ha fatto fatturare negli ultimi 10 anni almeno il 25-30 % degli introiti totali. Dall'introduzione dell'euro però qualcosa è mutato (il prezzo in primo luogo) e da ciò sono mutati anche molti dei usi e costumi consolidati degli italiani.
Sia in inverno che in estate ogni anno il fatturato delle promozioni non in saldo è cresciuto in modo considerevole, tanto che per questo 2005 secondo le prime stime si parla già di circa la metà dell'intero mercato ad appannaggio delle promozioni prima dei saldi.
Molti esercizi continuano promozioni anche in periodo di saldi o non aderiscono.
Ovviamente ed in ogni modo per il consumatore (e soprattutto per la consumatrice - 65% -) si tratta di affari! Mediamente il costo in saldo di una t shirt (per esempio) è lo stesso non in saldo di prima dell'euro.

I negozi delle località balneari e delle isole, come i grandi centri commerciali si accappareranno almeno il 70% dell'intero mercato. Mercato valutato intorno ai 2 miliardi di euro (meno dello scorso anno di almeno un 20% compresi aumenti diretti, indiretti o nascosti calcolati). Ma attenzione, gli stranieri spenderanno di più dello scorso anno, oltre 300 milioni (15% contro il 10-12 dello scorso anno), mentre le vendite diverse (promozioni prevendite) stanno collezionando 1,5 miliardi contro l'1,2 dello scorso anno.
Nel totale non cambia molto ma le vendite ''diverse'' si avvicinano alla metà del fatturato.
Tutto ciò fa capire che occorre cambiare la legge, insiste l'associazione Telefono Blu, consentendo sconti e saldi tutto l'anno e facendo in modo che esista una vera concorrenza a colpi di ribassi.
Visto che la maggior parte degli introiti è sul tessile è evidente che c'è il rischio di infiltrazioni ''cinesi '' e di tanti falsi per cui dovranno aumentare i controlli delle forze di polizia.

Per quanto riguarda i saldi Telefono Blu stima che nelle località turistiche andranno: 800 milioni al Nord, 550 al Centro, 500 al Sud e 150 alle Isole.
L'intenzione media della spesa sarà per ogni italiano intorno ai 120 €uro.

I saldi in Sicilia
I saldi nell'Isola partono un giorno prima dello scorso anno, esattamente il 9 luglio, per terminare il 15 settembre, 6 giorni in più rispetto al 2004. E in Sicilia come nel resto dell'Italia già da oltre due settimane vi sono vendite straordinarie che hanno catturato non pochi favori nei consumatori.
I siciliani spenderanno almeno 140 milioni, di cui circa 35 fuori dall'isola.
Palermitani e Catanesi ne spenderanno di più di tutte le altre provincie insieme, almeno il 30% per ognuna delle aree metropolitane.Il 15% a Messina, seguono le provincie di Ragusa, Siracusa e Trapani molto distanziate.
La spesa media di Palermitani e Catanesi sarà intorno a 150 € , i messinesi spenderanno sui 120 €, mentre la media per il resto dell'isola sarà intorno ai 100€ .
Ma i turisti non isolani, che saranno molti quest'anno, porteranno non meno di 35-40 milioni, spendendoli prevalentemente nelle grandi aree urbane e nelle tante località turistiche del mare e delle isole, con una spesa media una volta e mezza di quella dei locali

Telefono Blu ed Sos Consumatori hanno attivato un apposito centralino per la Sicilia  per segnalare i problemi  (199.44.33.78).
Sui siti www.sosconsumatori.it e www.telefonoblu.it/sicilia/index è possibile inviare email per segnalare tutti i problemi (irregolarità, mancanza di trasparenza, messaggi ingannevoli, scarsa informazione), per chiedere consigli, ma anche per denunciare eventuali abusi con ''finti saldi'' da parte degli esercizi commerciali.
Telefono Blu ricorda che gli abusi sono puniti con multe a partire da oltre 1000 €.
Lo scorso anno le chiamate al centralino furono quasi 120 dall'isola. Le denuncie più rilevanti furono per la merce che non riportava correttamente il prezzo, la mancata accettazione di carte di credito e bancomat  e per mancato cambio di merce.

E anche quest'anno Sos Consumatori consiglia a tutti i consumatori di visitare prima i negozi e fotografare le merci per valutare meglio il saldo ed il capo.
Ecco allora i consigli  per spendere meglio:
1) Intanto ricordarsi il capo che ci interessa, quello che abbiamo visto e soprattutto il suo prezzo per capire l'esatto sconto, quello è il vero Saldo, nelle promozioni possiamo invece trovare merce invenduta degli anni precedenti.
2) Visitare più di un negozio con il prodotto similare. Questo aiuta a non commettere errori. Potrebbe esserci il rischio che venga messa in circolazione merce invenduta negli anni, fare quindi attenzione e controllare attentamente. Il negoziante deve dimostrare la veridicità di qualsiasi asserzione pubblicitaria.
3) Gli articoli esposti conviene riportino ben in chiaro i due prezzi, quello ''pieno'' e quello in saldo(percentuale) fa parte della qualità del servizio ed è per legge. Le merci con sconti e ribassi devono essere separate in modo chiaro e inequivocabile da quelle non rientranti nella promozione, nel caso che venga indicato un solo prezzo di vendita per la stessa voce merceologica tutti gli articoli che rientrano nella voce reclamizzata devono essere venduti a tale prezzo. I prezzi pubblicizzati devono  essere praticati senza limitazioni di quantità e senza abbinamento di vendita fino alla fine delle scorte.
4) Attenzione alle etichette, quelle di origine ci permettono di risalire al produttore, quelle di contenuto garantiscono la composizione del prodotto e le modalità di lavaggio per evitare rischi.
5) Attenzione ai prezzi troppo stracciati potrebbero nascondere delle trappole (saldi medi profumeria 20-40%; pelletteria 25-50%; calzature 20-50%; abbigliamento 30-50%)
6) Si può chiedere al commerciante una dichiarazione scritta su quanto riportato sull'etichetta, in tal modo il negoziante di fronte ad una incongruenza potrà rivalersi sul produttore.
7) Conservare sempre lo scontrino, se la merce è difettosa si può infatti optare per la restituzione del prodotto o ancora un prezzo inferiore.
8) Infine, salvo casi eccezionali e comprovati, non si può vietare di ''provare'' la merce in vendita, occorreranno pertanto un apposito camerino e spazi necessari anche per le scarpe.

- www.telefonoblu.it/sicilia/palermo/index.htm

- www.telefonoblu.it/sicilia/catania/index.htm

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07 luglio 2005
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