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Salemi diventa la Città del Cinema Indipendente

Donati al comune di Salemi i 55.000 dvd della collezione Kim's Video di New York

28 febbraio 2009

Oggi, sabato 28 febbraio, arriveranno a Salemi da New York i 55.000 dvd della Collezione Kim’s Video, collezione che è stata donata al Comune da Yongman Kim.
Nel primo pomeriggio, al castello arabo normanno, il sindaco Vittorio Sgarbi e il coordinatore del "Progetto Terremoto", Nicolas Ballario, incontreranno la stampa nazionale ed internazionale.
"New York is the past, Salemi is the future!" ha detto l'assessore alla creatività Oliviero Toscani, che ha aggiunto "Vittorio, adesso, da critico d'arte dovrà diventare critico cinematografico".

Grazie al lavoro della Fondazione Clio, fondazione per la cultura contemporanea che ha curato la mediazione tra il Comune e il collezionista, e al coordinamento dell'Assessorato alla Creatività di Oliviero Toscani che ha gestito il progetto, il piccolo centro siciliano diventerà così la città internazionale del cinema indipendente.
A dare il benvenuto alla più grande raccolta di produzioni cinematografiche d'essay al mondo saranno i cittadini di Salemi: una catena umana accompagnerà i dvd fino alla loro nuova sede presso i Musei Civici (ex Collegio dei Gesuiti), in via Francesco D'Aguirre.
Una cerimonia di benvenuto cui presenzierà iVittorio Sgarbi e che festeggerà il prezioso arrivo a Salemi con musica e proiezioni.

"L'archivio della videoteca di Yongman Kim è una collezione del valore artistico e documentale straordinario. Immagino, ora che i film saranno custoditi a Salemi, una Fondazione che li possa gestire e rendere fruibili. Valutato e studiato questo patrimonio filmico nascerà un festival del cinema all'interno del quale penso a diverse sezioni, una delle quali, per esempio, potrebbe essere quella dedicata alle religioni, ricollegandoci così al progetto di fare di Salemi una città del dialogo interreligioso. Da Salemi, che custodisce questo patrimonio, inizieremo comunque una diffusione verso il mondo". Così il sindaco Sgarbi sull'arrivo e il futuro della collezione a Salemi.
"Ho già incontrato due volte Yongman Kim a New York. Lì, per gestire la collezione, lavoravano, in 11 negozi diversi, 300 persone, di cui 8 addette soltanto alla ricerca di nuovi film da tutto il mondo. Ho paura che Salemi non sia all'altezza di questo archivio che ho fatto donare alla città. Vedremo. A Salemi ci sono tanti assessorati che non hanno nulla da fare, adesso abbiamo trovato un modo per impegnarli". Queste le parole dell'assessore Toscani. [www.assessoratoallacreativita.it/home.htm]

IL TEMPIO DEI FILM SBARCA A SALEMI DA NEW YORK

di Alfio Sciacca (Corriere.it, 10 febbraio 2009)

Non solo case a prezzi simbolici. Il sindaco Vittorio Sgarbi ha "trovato una casa" anche per una delle più ricche collezioni al mondo di film rari che fino a qualche giorno fa aveva sede a New York. Ben 55 mila titoli che un immigrato coreano, Yongman Kim, ha raccolto in tutti gli angoli del mondo in oltre 40 anni di attività.
Quando nel 1987 Kim aprì il suo store a St. Marks Place, nell'East Village, l'avventura cominciò già con 8 mila titoli che nel tempo sono ulteriormente cresciuti fino agli oltre 55 mila titoli catalogati a fine 2008. Ma il vento di internet ha messo irrimediabilmente in crisi anche il negozio a noleggio di Kim che, nonostante i fedelissimi, è stato costretto a mollare. Ma prima di farlo ha lanciato un appello su internet nella speranza di trovare un sponsor in grado di salvare la sua preziosa collezione. Ponendo solo tre condizioni: tenere intatta la collezione, aggiornala e renderla accessibile allo staff del suo negozio. E qui entrano in campo Sgarbi e Salemi che sono riusciti ad aggiudicarsi la preziosa collezione.
"La nostra proposta è stata giudicata la più allettante - commenta soddisfatto Sgarbi - e non certo per l'importo: abbiamo impiegato una somma irrisoria per un patrimonio enorme. Kim è stato sedotto proprio dalla nostra città, Salemi, che ormai è un modello culturale d'avanguardia più di quanto non siano Roma o Milano".

La collezione è stata già impacchettata e a fine febbraio approderà con un container al porto di Palermo per poi essere trasferita a Salemi. Ma per farne cosa? "La renderemo fruibile e la valorizzeremo - dice Sgarbi - abbiamo individuato anche la sede, il castello Svevo, attualmente sede del laboratorio di Toscani. Faremo proiezioni quotidiane ed incontri periodici. Tutto sarà pronto per fine marzo e a seguire metteremo su anche un festival del cinema indipendente". Ma c'è di più: "Dopo che si è sparsa la voce abbiamo avviato contatti anche con la Biennale di Venezia: penso che per il futuro ne possa nascere una proficua collaborazione".
In Sicilia la collezione verrà anche digitalizzata e offerta alla fruizione degli studenti universitari.

La notizia del "colpaccio" di Salemi era stata anticipata dal New York Times. Tutto sarebbe nato quasi per caso. Artefice una designer che in passato ha collaborato con Oliviero Toscani. Arrivata in Sicilia sarebbe rimasta entusiasta dei progetti di rilancio della giunta Sgarbi e "quasi per gioco" ha lanciato la proposta a Kim che su trenta offerte ha scelto proprio quella di Salemi. "I newyorkesi - ha osservato Toscani - sono molto arrabbiati per il fatto che la collezione sia finita in Sicilia. E' accaduto perché Salemi è il futuro mentre New York è il passato. E' questa l'unica vera ragione per cui ce la siamo siamo aggiudicata".

 

 

 

 

 

 

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28 febbraio 2009
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