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Salvatore Cuffaro ha inviato una lettera al Governo per aprire un ''tavolo nazionale'' sulla Fiat

Ancora a rischio il futuro dei lavoratori dello stabilimento Fiat di Termini Imerese

28 aprile 2005

L'incontro di martedì 26 aprile, che si è tenuto alla presidenza della Regione siciliana, alla presenza degli esponenti del governo Cuffaro e dei sindacati, sul futuro dello stabilimento Fiat di Termini Imerese (fermo dal 21 marzo a seguito del ricorso alla cassa integrazione straordinaria), ha portato qualche risposta.
Al termine del vertice, infatti, il presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, ha affermato che: ''Il governo regionale conferma la volontà di mettere a disposizione tutte le risorse di cui dispone per sostenere un progetto serio di rilancio da parte della Fiat''. ''Allo stesso tempo - ha sottolinea Cuffaro - non possiamo trascurare le situazioni di grave difficoltà che si sono venute a creare, ed è per questo che abbiamo delineato un percorso che consenta alle aziende di rafforzare la capacità produttiva superando anche una condizione di mono-committenza: è il modo migliore - ha concluso - per salvaguardare l'occupazione e creare le premesse per una reale prospettiva di sviluppo''.

Una lettera formale del presidente della Regione Sicilia è stata poi inviata al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e al ministro delle Attività produttive, Claudio Scajola, per sollecitare l'apertura di un ''tavolo nazionale''. E ancora, è stato istituito, presso palazzo d'Orleans, un tavolo permanente con sindacati, amministratori locali ed imprenditori per monitorare costantemente ed affrontare le emergenze che la situazione di crisi del Lingotto sta provocando soprattutto nelle aziende dell'indotto. Il primo incontro è già stato fissato per martedì prossimo.

Rimangono cauti i giudizi dei sindacati: ''Vigileremo - dice Maurizio Calà, segretario provinciale della Fiom Cgil - perché non ci siano cedimenti da parte della Regione che non può limitarsi a finanziare la Fiat in assenza di precise garanzie. Anche il nuovo contratto di programma per Termini Imerese, che prevede l'esborso di risorse da parte dell'amministrazione regionale, dovrà seguire questa logica''.
Sostanzialmente, quindi, rimane invariata la presa di posizione dei sindacati che prima dell'incontro di martedì scorso, avevano criticato le volontà espresse dalla Regione, ma mai sufficientemente chiarificate.

Il contratto di programma Fiat, secondo le notizie fornite dal Nucleo di valutazione regionale, produrrà a Termini Imerese una contrazione dell'occupazione di circa 120 unità. E' infatti di 1.343 l'organico previsto per lo stabilimento siciliano dal momento in cui comincerà a settembre la produzione della Nuova Lancia Ypsilon. L'investimento complessivo previsto per il contratto ammonta a 30 milioni e 750 mila euro, e di questi 5 milioni sarà la quota di cofinanziamento del ministero delle Attività produttive e della Regione siciliana; in particolare, il cui contributo di quest'ultima ammonterà al 30 per cento dei 5 milioni. Saranno ammodernati, amplianti e adeguati gli impianti, realizzate infrastrutture (appositi incontri si sono svolti con Anas, Enel, Telecom e Ferrovie), formati i dipendenti. La produzione a regime sarà di 400 vetture al giorno. Sul piano la Regione ha dato parere positivo, ritenendolo coerente con gli obiettivi del Por e del complemento di programmazione.

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28 aprile 2005
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