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San Fratello (ME) come Canneto di Caronia?

Alcuni incendi misteriosi si sono verificati in un'abitazione del comune montano del messinese

25 gennaio 2005

A San Fratello ancora incendi misteriosi
di William Castro per La Sicilia del 24 Gennaio 2005

Nel centro montano del Messinese tutto sembra normale: il freddo è di quello pungente, che fa accapponare la pelle, la gente passeggia in piazza.
Sembra una domenica qualunque a San Fratello. Anche in via Generale Di Giorgio, al civico 137, dove da giovedì si verificano i misteriosi incendi. Lo scenario è identico a quello di Canneto di Caronia, dove per un anno intero, in via del Mare, cavi elettrici, suppellettili, contatori, prendevano fuoco da soli. Di fronte al portone dell'appartamento, per strada, ci sono due carabinieri che lo presidiano, l'appuntato Nicolino Parrino ed il vicebrigadiere Benedetto Nocifora. A terra, dentro casa, un estintore pronto per essere utilizzato in caso di bisogno.
La vedova Viviana Marianna Mondello, 53 anni, le due figlie di 11 e 15 anni e l'anziano padre Cirino di 90 anni, abitanti dell'abitazione nella quale si verificano i misteriosi fenomeni sono assenti. Costretti, per motivi di sicurezza, ad abbandonare i due piccoli appartamenti in cui vivono hanno trovato ospitalità presso alcuni parenti.

Sembra tutto tranquillo. Fino al pomeriggio. Quando, intorno alle 16:30, un urlo: ''Al fuoco! Al fuoco!''. Improvvisamente, nell'appartamento del pianterreno, il cuscino sul letto prende fuoco insieme con un lembo di lenzuolo e parte del materasso.
«Tutto è iniziato giovedì quando intorno alle 14 il contatore dell'Enel che mi hanno messo da circa 6 mesi ha iniziato a staccarsi senza motivo - racconta la signora Mondello al suo rientro a casa -. Ho chiamato un elettricista che non ha riscontrato alcun problema apparente e subito abbiamo notato che quando lui stava accanto al contatore non si staccava, cosa che avveniva, invece, appena si allontanava. Tanto che l'elettricista si è messo a ridere e scherzare. Per tutta la notte è rimasto acceso. Poi, venerdì mattina, sono uscita presto di casa insieme alla bambina più piccola per andare in campagna, lasciando da soli mio padre e l'altra mia figlia. Alle 7 la bambina ha sentito puzza di bruciato e si è accorta che aveva preso fuoco una tenda. Quando sono tornata a casa ho richiamato l'elettricista che mi ha detto: "Io non ci metto le mani, non mi assumo alcuna responsabilità". Poi, a ruota, si sono avuti gli altri incendi».
Per lei il tutto dipende da qualche problema del contatore: «Vivo in questa casa dal '78. Certo l'impianto elettrico è vecchio ma non era mai successo nulla. Per me è un problema del contatore, anche se alcuni incendi si sono avuti quando era staccato. Per questo chiedo che venga sostituito».
In ogni angolo dei due appartamenti comunicanti ci sono tracce di fuoco: tende, centrini, mobili, materassi, piumoni, lenzuola, cuscini bruciacchiati. A terra non è rimasto che la cenere.

San Fratello, paese di poco più di 4 mila abitanti, dove ancora ''resiste'' la lingua gallo-italica, o meglio, il dialetto sanfratellano, ubicato a 675 metri sul livello del mare, nel cuore del Parco dei Nebrodi, rischia di piombare, come è successo per Canneto di Caronia, nell'incubo.
La protezione civile non si sbilancia. «Non possiamo escludere nulla», afferma l'architetto Francesco Venerando, coordinatore regionale della protezione civile. Tra domani e mercoledì giungerà il prof. Clarbruno Vedruccio, docente di fisica e consulente scientifico della protezione civile. Lo stesso che fu a Canneto.

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25 gennaio 2005
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