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Sanitopoli alla siciliana...

Ad esempio, un noto regista tv e una famosa attrice abitano nel centro di Roma e pagano l'affitto all'Asp di Agrigento

29 dicembre 2010

Un regista televisivo e una famosa attrice abitano in case prese in affitto a Roma che sono di proprietà dell'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, che possiede altri 200 immobili, tra cui un Feudo di svariati ettari, su cui la Regione siciliana sta indagando per verificarne la gestione. Sarebbero centinaia, secondo l'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, i beni di proprietà delle Aziende sanitarie siciliane, costituiti soprattutto da lasciti e sulla cui gestione è stato avviato un monitoraggio anche per accertare eventuali profili di natura penale. L'assessorato ha calcolato di incassare 845 milioni di euro dall'alienazione di alcuni di questi beni.

Il caso di appartamenti e terreni di proprietà delle Asp, non utilizzati per scopi sanitari, è stato sollevato dall'assessore Russo, durante la presentazione in conferenza stampa del piano sanitario 2011-2013, assieme al presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. "Da un primo monitoraggio - ha detto l'assessore Massimo Russo - sembra che gli affitti degli appartamenti romani di proprietà dell'Asp di Agrigento non siano proprio a prezzi di mercato. I nostri uffici stanno verificando". Russo, magistrato in aspettativa cooptato dal governatore Lombardo per rimettere a posto i conti nella sanità, ha sostenuto che "la vicenda non riguarda soltanto la Asp di Agrigento ma anche le altre aziende sanitarie provinciali e in alcuni casi gli uffici stanno procedendo con le azioni legali". Per quanto riguarda l'Asp di Agrigento, l'assessore Russo ha citato tre appartamenti nel centro di Roma e un vasto feudo che si trova in provincia di Enna.
"Si tratta soprattutto di lasciti, beni ereditati sulla cui gestione vogliamo vederci chiaro", ha osservato Russo, incalzato dai giornalisti. Subito è partita la caccia ai nomi del regista e dell'attrice, entrambi siciliani ma da anni trasferitisi a Roma per motivi di lavoro, ma all'assessorato al momento le bocche sono cucite. "Stiamo leggendo le carte, in alcuni casi stanno per partire le azioni legali", ha aggiunto Russo.

[Informazioni tratte da Ansa, Lasiciliaweb.it]

 

 

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29 dicembre 2010
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