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Sans blague di Eugenio Sbardella concorre al Premio Strega 2015

Doppia affermazione per l'autore e per la piccola casa editrice siciliana Nulla die

08 aprile 2015

Il Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega, con il patrocinio di Roma Capitale e il sostegno di Unindustria (Unione delle Imprese e degli Industriali di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo), arriva quest’anno alla sua LXIX edizione.
Sono 26 le opere presentate dagli Amici della domenica, lo storico corpo votante che dal 1947 attribuisce il riconoscimento a un libro di narrativa italiana pubblicato tra il 1° aprile dell’anno precedente e il 31 marzo dell’anno in corso.
Tra le 26 opere, vi è Sans blague (Nulla die) di Eugenio Sbardella, presentato da Bruno Cagli e Vittorio Emiliani.

Di seguito un’intervista all'autore
D: Sans Blague, il suo romanzo appena pubblicato da Nulla die concorre al premio Strega. Si aspettava la nomination al più importante riconoscimento per la letteratura italiana?

R: "Sinceramente no, e mi rende orgoglioso che personaggi di così grande statura lo abbiano proposto per il Premio. Sono già soddisfatto di questo traguardo".

Un libro pubblicato da un piccolo editore di qualità accede al premio Strega: è sicuramente un evento eccezionale. E la sua opera cosa ha di eccezionale?
"Ritengo che un autore sia l’ultimo che possa giudicare il proprio libro, cioè l’ultimo che possa esprimere pubblicamente il proprio giudizio. Mi bastano quelli tanto lusinghieri di chi l’ha letto. Sans blague ha un ritmo serrato senza indulgere tuttavia alle mode del mercato, e soprattutto presenta i più nascosti e inconfessabili recessi dell’animo umano. Non è un libro consolatorio, magari è sconcertante, ma occorre vedere quanto oggi sia consolatoria la vita".

Retroscena sul libro da raccontarci? Perché il titolo in francese?
"Stavo leggendo per la ennesima volta Il tunnel, il primo dei tre romanzi di uno scrittore argentino da me molto amato, Ernesto Sabato, maestro di vita e di scrittura, quando mi sono soffermato a meditare su una pagina, riportata all’inizio e alla fine del mio libro, in cui due personaggi disputano sulla possibilità o meno di scrivere un libro del genere. Una provocazione. Ho aperto il pc e ho cominciato a digitare... Poi è venuto il travaglio e l’immensa fatica che accompagna chi scrive. Il titolo in francese è un omaggio a quella pagina, perché è la battuta di uno dei personaggi. Un omaggio a Sabato, tanto amato nel suo paese quanto misconosciuto da noi".

Comunque vadano le cose, sarà un successo. Cosa si aspetta ora?
"Che la casa editrice Nulla die possa trovare il suo spazio in un mercato spietato, dominato dai grandi gruppi. A livello personale mi aspetto di pubblicare altri romanzi dei sedici, di genere vario, che ho scritto in più di un ventennio, alcuni dei quali, pochi, avevo affidato l’anno scorso all’autopubblicazione. Già esperto, nel campo della saggistica, delle spietate leggi di mercato, spero di poter contribuire a cambiare le regole e a non lasciar soffocare l’editoria indipendente da quelle leggi".

E lo scrittore Eugenio Sbardella ha altre opere in uscita? E per quale editore?
"Certo, è già programmata l’uscita di Fado, il primo della Trilogia della mala innocenza, sempre per i caratteri di Nulla die. Poi gli altri. E altri ancora... Ma sarà il pubblico a decidere".

Dalla quarta di copertina di Sans blague
Lucien, sposato e padre di famiglia, è costretto ad affrontare il proprio passato di misteri e inquietudini da quando Clelia, sua madre adottiva, viene trovata sul greto del Tevere con uno spillone conficcato nel cuore.
Dopo una serie dolorosa e implacabile di assassinii, il protagonista parte alla ricerca del colpevole ma anche di quel passato enigmatico. Lo aspettano rivelazioni insospettabili.
Misteri, colpi di scena e scoperte angoscianti in un thriller che vi lascerà con il fiato sospeso.

Eugenio Sbardella, nato a Roma il 2/9/1942. Laureato prima in Filosofia e Storia e poi in Lettere Moderne. Irrimediabilmente malato di ulissismo, ha girato il mondo fuori dei percorsi turistici, sospinto dalla sola curiosità di conoscere. Ha insegnato sia all’estero che in Italia. Attualmente in pensione, continua ancora a coltivare il suo vizio più grande, la scrittura. Ha pubblicato, senza legami continuativi, articoli vari di letteratura, di storia, di filosofia. Ha lavorato per la Treccani a una grande opera, "Album Duemila", che ha avuto enorme successo e dove sono state sperimentare forme nuove di racconto iconico.
Sans blague segna il suo esordio nella narrativa. E per Nulla die ha in preparazione un nuovo romanzo.

Nulla die è una casa editrice indipendente di Piazza Armerina, attiva dal 2012 grazie a Massimiliano Giordano, fotografo, curatore delle immagini e della grafica. Un competente e affiatato comitato di lettura, sparso sull’intero territorio nazionale, valuta i manoscritti. Il direttore editoriale, Salvatore Giordano, cura i rapporti con gli autori. Poesia, narrativa, fantasy e saggistica sono gli ambiti letterari e scientifici finora esplorati dallo staff di Nulla die che, in poco più di un anno, ha pubblicato oltre cinquanta titoli. La casa editrice ha già partecipato ai premi letterari più rilevanti del panorama nazionale, registrando buone affermazioni delle Opere dei propri autori. Indipendenza e creatività sono le caratteristiche che contraddistinguono Nulla Die nel difficile ed eterogeneo panorama editoriale italiano: casa editrice ricca di motivazioni che agisce con l’ambizione di cogliere i segnali del cambiamento culturale.

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08 aprile 2015
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