Santa Croce Camerina (RG), l'unico Comune dove i politici si dimezzano lo stipendo
Bisogna pareggiare i conti? Nessun problema! I politici rinunciano al 50% dello stipendio
Sarà stato il periodo di Quaresima, sarà perché è arrivato il momento di cancellare alcuni luoghi comuni, ma fatto stà che la decisione presa dal sindaco e dalla giunta comunale di Santa Croce Camarina, piccolo Comune in provincia di Ragusa, di dimezzarsi lo stipendio per far fronte ai problemi finanziari del proprio paese, sembra proprio una leggenda metropolitana.
Ed invece trattasi di verità.
Sei mesi senza indennità di carica, così ha deciso la giunta comunale di centro-destra che ha di fatto ridotto del 50% la propria indennità attraverso una manovra di bilancio approvata qualche giorno fa. Tanto quanto basta per recuperare i 55 mila euro che servono per chiudere in pareggio i conti.
"L' indennità di carica - spiega il sindaco, Lucio Schembari, di Forza Italia - è praticamente congelata: potrà essere recuperata a fine anno soltanto se saremo stati bravi a risparmiare altri soldi o ad ottenere altre entrate attraverso il raggiungimento di obiettivi di giustizia fiscale". Perché almeno su una cosa il sindaco non ha dubbi: "non ci saranno aumenti di tasse". "Il nostro - sottolinea - è un modo nuovo per governare la città e garantire tutti i servizi ai cittadini senza fargli pagare soldi in più".
Il Sindaco rivela che la decisione "è stata adottata per fare fronte alle minori entrate, vista, tra l'altro, la diminuzione di 70 mila euro dei trasferimenti statali, e l'aumento del canone di conferimento dei rifiuti nella discarica di Vittoria, che ci costa 150 mila euro in più". La diminuzione delle entrate ha costretto la giunta a fare di necessità virtù: "Abbiamo eliminato tutti i consulenti - spiega il sindaco - e mantenuto inalterati Ici e la tassa sui rifiuti, che con i suoi 0,77 centesimi per metro quadrato è la più bassa di tutto il ragusano. Abbiamo risparmiato anche 40 mila euro di anticipi di cassa, evitando di pagare altri interessi alle banche".
La decisione di "metterci di tasca 55 mila euro" l'hanno presa all'unanimità i sei assessori (due ciascuno di Forza Italia, Alleanza nazionale e Udc). "Siamo tutti gente che lavora - osserva il sindaco, che è farmacista - e abbiamo alto il senso civico del risparmio e della buona amministrazione, così come fanno i buoni padri di famiglia". E poi c'è sempre la speranza di potere recuperare i soldi perchè la delibera lo prevede in caso di ritorno all'attivo del bilancio. In sostanza, se i componenti della giunta sapranno ben amministrare, potranno ricevere l'altro 50% dell'indennità.