Sbagliare è umano? Israele ammette la propria ''fatale'' responsabilità per la strage di Beit Hanun
Il generale Dan Halutz, capo di stato maggiore dell'esercito isreliano, ha presentato ieri sera al ministro della Difesa, Amir Peretz, le conclusioni di un'indagine preliminare sul bombardamento di Beit Hanun, che ha provocato la morte di 18 civili palestinesi, fra cui otto bambini e cinque donne. Stando a quanto riferito da un portavoce militare, è emerso che la strage è stata un incidente dovuto ''a un guasto tecnico del sistema radar di puntamento dell'artigliera'', lo 'Shilem'.
Già ieri pomeriggio il premier Ehud Olmert aveva parlato di un ''errore tecnico'' della batteria di artiglieria e definito le conseguenze ''una tragedia di cui tutti si rammaricano''. ''Colpire i palestinesi - ha aggiunto - non è nostra politica''. Comunque, ha ancora detto Olmert, non è escluso che in futuro si possano ripetere altre tragedie come quella di Beit Hanun.
Il premier israeliano ha infine affermato di essere pronto a incontrarsi col presidente palestinese Abu Mazen per negoziati di pace senza condizioni preliminari. Abu Mazen, ha detto Olmert, ''sarà sorpreso di vedere quanto avanti io sia disposto ad andare nei colloqui''.
E ieri mattina a Gaza City si sono svolti i funerali delle vittime. Decine di migliaia le persone che si sono raccolte intorno alle bare. Centinaia le bandiere islamiche e palestinesi, molti gli spari in aria e le urla di vendetta contro Israele. Le diciotto salme erano avvolte nella bandiera gialla di Fatah, la fazione che fa capo al presidente palestinese Abu Mazen. Dopo una preghiera alla moschea locale, i feretri sono stati calati nella terra tra le urla di dolore e gli spari in aria. Chiuse le fosse tutte allineate su un unica fila, sopra la terra sono state poste una lastra di cemento e la bandiera palestinese.
Nel frattempo l'escalation di violenza è continuata. A Gerusalemme est la polizia è intervenuta per disperdere con la forza gruppi di centinaia di giovani manifestanti palestinesi che intendevano sfilare per i quartieri arabi della città gridando slogan contro Israele. Tre razzi Qassam sparati dalla striscia di Gaza sono caduti in alcune località nel Neghev occidentale causando danni a una casa e a due automobili. In Cisgiordania l'esercito ha detto di aver arrestato la scorsa notte una decina di ricercati palestinesi. E anche in Israele la tensione resta altissima: la polizia ha detto di aver ricevuto un'ottantina di segnalazioni concrete sull'intenzione di gruppi palestinesi di compiere attentati suicidi all'interno del paese.
Intanto il primo ministro palestinese di Hamas, Ismail Haniyeh, si è detto pronto a lasciare il proprio incarico, nel contesto della costituzione di un nuovo governo palestinese. ''Se si deve scegliere fra la mia permanenza alla carica di premier e la rimozione dell'assedio internazionale ai palestinesi, preferisco la seconda via'', ha detto oggi Haniyeh secondo l'agenzia di stampa palestinese Maan.