Scade oggi l'ultimatum per i coniugi Cicala

Scade oggi l'ultimatum fissato dai rapitori di Sergio Cicala, sequestrato in Mauritania al confine con il Mali nel dicembre scorso, insieme alla moglie Philomene Pawelgba Kaborè. Un ultimatum che è stato in realtà una proroga concessa dagli uomini di Al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi) all'indomani del primo ultimatum, lo scorso 1 marzo (LEGGI).
Secondo il ministro degli Esteri, Franco Frattini, l'ultimatum di oggi è "tutto da verificare". Frattini lo ha detto due giorni fa partecipando alla Country presentation sulla Mauritania alla Farnesina. "C'è un'attività intensa di azione e prevenzione antiterrorismo - ha assicurato il ministro - stiamo collaborando con il Mali, tutte le ricerche sono state avviate da tempo, ma la regola è che non si parla di operazioni in corso".
Alla presentazione di martedì era presente anche il ministro degli Esteri mauritano, Naha Ould Mouknass, che ha ricordato il rapimento nel suo Paese dei coniugi Cicala, poi ceduti dai rapitori all'Aqmi. L'alto funzionario africano ha espresso "dispiacere e condanna" per il rapimento della coppia di italiani ed ha annunciato che "gli esecutori di quel sequestro sono stati tutti arrestati e pagheranno un alto prezzo". "Le autorità - ha aggiunto il ministro - hanno preso tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza nel Paese e ottenuto tutti i mezzi logistici per assicurare la tranquillità dei cittadini mauritani e anche degli stranieri che attraversano il Paese".

[Informazioni tratte da ANSA, Reuters.it, La Siciliaweb.it]