Schumi/Ferrari vince ad Imola. Montoya arrabbiato: ''Schumacher mi ha buttato fuori''
Il ferrarista gioca con Button (Bar) al gatto e il topo e poi va a vincere l'ennesima gara del 2004
Il gatto con il topo. Anche se forse il gatto, durante i primi giri, si è un po' spaventato. A Michael Schumacher sono bastate tre tornate, dalla nona alla dodicesima, per riprendere il controllo della situazione e andare a vincere il GP di San Marino, suo quarto successo su quattro gare sin qui disputate nel Mondiale 2004. Il pilota Ferrari ha aspettato che Jenson Button - che gli era davanti con la Bar dal via - entrasse ai box per il primo pit-stop, poi ha spinto al massimo e quando è tornato in pista dopo la sua sosta si è ritrovato al comando con quasi 4 secondi di vantaggio. Da lì in avanti ha dettato legge, unico a girare costantemente in tempi sotto l'1'22".
Il suo spavento iniziale non è arrivato, però, solo dalla Bar dell'inglese in fuga, quanto dall'attacco che gli ha portato, nel corso del primo giro, Juan Pablo Montoya con la Williams. Prima alla frenata della variante che precede la Tosa, e il tedesco ha chiuso con decisione, e poi alla stessa Tosa. Dove il colombiano ha provato a passare all'esterno ma è finito largo. Schumi è rimasto freddo e da lì si è concentrato nella caccia a Button. Jenson, da parte sua, è stato impeccabile e alla fine ha portato a casa un ottimo secondo posto. Terzo ha finto lo stesso Montoya, dopo una corsa regolare. Qualche emozione è arrivata dal lungo duello tra la Williams di Ralf Schumi, la Ferrari di Rubens Barrichello e le Renault di Jarno Trulli e Fernando Alonso. Quest'ultimo, dopo la sosta finale, è stato protagonista di un sorpasso con contatto a Ralf (andato in testacoda, i commissari decideranno dopo la gara su eventuali responsabilità) e poi si è messo a inseguire Montoya. Arrivandogli vicino ma senza riuscire a passarlo.
Quindi Alonso 4° davanti al compagno Trulli, a un deludente Barrichello e a Ralf Schumacher. A punti, per la prima volta quest'anno, è andato Kimi Raikkonen, ottavo con la McLaren dopo la rottura del motore di Sato (Bar). Poca fortuna per gli altri italiani: Giancarlo Fisichella (Sauber) ha concluso nono, Giorgio Pantano (Jordan) e Gianmaria Bruni (Minardi) si sono dovuti ritirare per un guasto. Da segnalare, per concludere, la penalità inflitta poco dopo metà gara a Da Matta (Toyota), reo di aver ostacolato Schumacher in un doppiaggio. Francamente, dalle immagini tv, non era sembrato. Appare invece esagerato che al campione del mondo vengano anche agevolate senza motivo le manovre.
Ora, in classifica, Schumacher si ritrova a punteggio pieno con 40 lunghezze. Alle sue spalle il compagno Barrichello (a quota 24), Button (23) e Montoya (18). La lotta per il secondo posto è davvero interessante...
Juan Pablo Montoya: "Mi ha buttato fuori e dice di non avermi visto. o è cieco o è stupido. Le regole devono valere anche per la Ferrari". E sull'episodio la Wiliams interpella la Fia.
Michael Schumacher è sleale. E le regole sono sempre interpretate a favore della Ferrari. Juan Pablo Montoya non ci sta e attacca il tedesco per gli episodi del primo giro del GP di San Marino. A suo parere, il sei volte iridato avrebbe meritato una penalizzazione in seguito al suo comportamento scorretto nel difendere la posizione. I commissari di gara non hanno analizzato l'episodio ma Montoya, terzo sul traguardo, pensa che la Williams potrebbe richiedere la penalizzazione per il tedesco.
"Sarei sorpreso se Schumacher la passasse liscia - ha detto il colombiano -. Non ha avuto una buona partenza, era lento. Ho provato a superarlo, e lui per due volte mi ha chiuso la strada, finendo per toccarmi e facendomi andare sull'erba. Lui ha detto di non avermi visto, forse si è dimenticato di controllare gli specchietti... Stavo dietro di lui: per non avermi visto deve essere cieco, o stupido. Capisco la necessità di difendere la posizione, ma quanto ci si può spingere oltre per farlo?".
Poi Montoya ha ricordato l'episodio della scorsa stagione a Indianapolis, dove aveva subito una penalizzazione per aver urtato la Ferrari di Rubens Barrichello. "Per una cosa simile lo scorso anno a Indy - ha detto - mi è stata inflitta una penalizzazione che mi è costata il Mondiale. O la possibilità di giocarmelo. Adesso potrei essere campione, mentre lui se la cava senza problemi. Queste regole non sono giuste. Devono essere uguali per la Ferrari e per tutte le altre scuderie".
Comunque, dopo lo sfogo del suo pilota, la Williams ha deciso di chiedere alla Federazione Internazionale un chiarimento sui regolamenti. Il team non è intenzionato a inoltrare una protesta ufficiale, ma intende avere delucidazioni da parte della Fia in merito a questo tipo di episodi. "Il nostro team manager Dickie Stanford chiederà il parere del responsabile della Fia, Charlie Whiting sull'episodio - ha spiegato Patrick Head, d.t. e comproprietario della Williams -, la Ferrari lo fa sempre".
E ha aggiunto: "Non sono assolutamente nervoso per l'accaduto, al contrario di Juan Pablo, ma bisogna capirlo. E' lui che si trovava nella macchina. Vogliamo solo fare chiarezza. Sappiamo che secondo il regolamento, non ci si può spostare dalla traiettoria centrale alla parte interna del circuito ma dobbiamo sapere se un pilota può spostarsi completamente nella parte esterna. Schumacher aveva Montoya all'esterno e ha compiuto esattamente questo tipo di manovra".
Fonte: Gazzetta.it