Schumi superstar
Michael Schumacher su Ferrari ha vinto il Gran Premio di Francia, decima prova del mondiale di Formula 1
Michael Schumacher su Ferrari ha vinto il Gran premio di Francia, decima prova del mondiale di Formula 1. Sul circuito di Magny Cours, il tedesco, leader del mondiale piloti, ha preceduto il fratello Ralf su Williams-BMW (che era partito in pole position), il compagno di squadra Rubens Barrichello, lo scozzese David Coulthard su McLaren, l'italiano Jarno Trulli (Jaguar) e il tedesco Heidfeld (Sauber).
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Altro che Ralf: lo Schumacher che vince è sempre uno e si chiama Michael. In quella guerra tutta privata che vuole in campo due fratelli contro, Michael è e resta non solo il vincitore. E' il mito, l'uomo che tra un paio di gran premi sarà quello ad aver vinto come nessun altro in formula 1. Ralf è solo il fratello. Minore. Bravo, certo, ma secondo, altro che storie: questo il responso del gran premio di Francia.
Su una pista che ha raggiunto anche i 43 gradi di temperatura chi ci ha rimesso subito le speranze è stato Mika Hakkinen. Più veloce di tutti nel warm up il finlandese sembrava destinato ad una gara da protagonista. Mai più avrebbe detto che, per l' ennesima volta quest' anno, lo sarebbe stato in negativo: la sua McLaren-Mercedes non è neppure partita. Manco il giro di ricognizione è riuscita a fare: ferma in griglia come già era successo a San Paolo e a Montecarlo (a Coulthard, poi partito ultimo).
La partenza ha visto così venir meno uno dei primi quattro piloti della griglia. Ne ha approfittato Barrichello che, favorito anche dall' assenza di Hakkinen in pista davanti a lui e a Montoya, ha infilato le due Jordan di Trulli e Frentzen e dall' ottava è risalito subito alla quinta posizione. Davanti a lui partenza decisa e regolare dei fratelli Schumacher, che non si sono ostacolati e si sono presentati alla prima curva come previsto: primo Ralf, secondo Michael, terzo Coulthard.
La gara si è sviluppata quindi senza particolari emozioni fino alla prima serie di pit stop, che tutte le principali scuderie hanno deciso di effettuare intorno al primo terzo di gara. Al 24/mo dei 72 giri previsti si è fermato Ralf Schumacher (10"3); il giro dopo, Michael. Solo che la sua sosta è stata più rapida di quella del fratello (soli 7"7) al punto che quando è rientrato in pista era saldamente al comando, con Ralf che inseguiva a circa 2".
Nella noia caldissima di Magny-Cours la gara si è così snodata senza imprevisti in attesa della seconda serie di pit stop, avvenuta per Ralf al 44/mo giro, per Michael al 45/mo. Le operazioni si sono svolte senza inconvenienti, Michael ha potuto conservare il vantaggio che è via via aumentato fino a raggiungere i 10". Le diverse strategie sulle soste hanno tuttavia mischiato le carte, condizionando non poco la gara: Montoya è rimasto a lungo in testa grazie a una sosta molto posticipata (il secondo suo pit stop al 49/mo giro), Barrichello ha approfittato di due soste molto anticipate (al 21/mo e al 35/mo) per risalire dapprima fino al terzo posto, poi addirittura secondo alle spalle del suo capitano. Ma al 54/mo giro il suo terzo pit stop lo ha riportato in terza posizione alle spalle dei fratelli Schumacher.
Coulthard invece, costretto al 32/mo giro a uno 'stop and go' di 10" per aver lasciato la corsia box a velocità eccessiva, è riuscito a risalire di posizione in posizione fino a portarsi a ridosso del brasiliano. Il finale di gara è stato così caratterizzato da un doppio duello: quello a distanza tra i due fratelli Schumacher, staccati tra loro di una quindicina di secondi, e quello ravvicinato tra la Ferrari di Barrichello e la McLaren di Coulthard, staccate tra loro di poco più di un secondo.
Mentre Michael là davanti controllava con la solita classe il vantaggio sul fratello, Barrichello ha avuto il suo bel da fare negli ultimi dieci giri per tenere a bada lo scozzese. Alla fine ce l'ha fatta, meritando il plauso incondizionato di tutta la Scuderia e ribaltando l' esito negativo delle qualifiche.
Con il trionfo francese (141/ma vittoria della rossa, più il terzo posto di Barrichello), il Cavallino cavalca più che mai verso il suo terzo mondiale costruttori consecutivo: 108 punti contro i 56 McLaren. Michael Schumacher, invece, con i suoi 78 punti contro i 47 di Coulthard, è lanciatissimo verso il suo quinto titolo. A Magny Cours ha segnato la sua cinquantesima vittoria su 154 gran premi disputati. Il record di Alain Prost (51) è lì a un passo. Ancora un paio di Gp e Michael Schumacher diventerà il pilota che ha vinto di più nella storia della formula 1. Solo un altro mito regge il suo: quello della Ferrari.
Fonte: KW