Sciopero di 8 ore dei metalmeccanici siciliani per il rinnovo dei contratti
La Fiat di Termini Imerese si è fermata oggi per lo sciopero di 8 ore indetto da Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del biennio economico del contratto nazionale di lavoro.
Secondo i sindacati, ha aderito alla protesta il 95% dei lavoratori Fiat e il 100% dei dipendenti delle aziende dell'indotto Lear e Bienne Sud. Un centinaio di persone hanno tenuto un picchetto davanti ai cancelli dell'azienda e iniziative analoghe sono previste in ogni turno.
Adesione massiccia allo sciopero anche a Siracusa, dove ha incrociato le braccia per due ore il 100% dei 3.500 metalmeccanici dell'area industriale, che hanno tenuto concentramenti davanti ai cancelli della Erg Sud, della centrale ex Agip e della Esso Augusta con conseguente blocco anche dell'area chimica. Si è inoltre svolto un volantinaggio sulla statale 114.
Anche a Catania lo sciopero è stato totale. Sale vuote alla Stmicroelectronics dove i sindacati stimano un'adesione del 90% che ha coinvolto sia operai che impiegati. Un volantinaggio degli aderenti allo sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro è in corso davanti la sede della STMelectronics, sulla strada statale Catania-Siracusa. La protesta ha rallentato il traffico e creato code nella zona industriale etnea e sulla strada statale Catania-Siracusa.
Oltre il 50%, inoltre, la partecipazione alla protesta nel messinese in aziende come la Sielte, le acciaierie e nell'indotto della raffineria di Milazzo (ME).
''La risposta in fabbrica - ha commentato Roberto Mastrosimone, della Fiom, - indica che i lavoratori non intendono rinunciare a un giusto contratto e che dopo le recenti battaglie hanno ancora voglia di lottare per i propri diritti''.
''Il nostro auspicio - ha aggiunto Giovanna Marano, segretaria della Fiom Cgil siciliana - è che Federmeccanica colga la determinazione dei lavoratori e che già nelle trattative di oggi modifichi il suo atteggiamento di chiusura''.