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Sciopero per non morire. Un'ora di sciopero in tutti i cantieri d'Italia per non dimenticare le ''morti bianche''

27 giugno 2006

I lavoratori delle aziende impegnate nei cantieri dell'autostrada Siracusa-Catania per l'intera giornata di ieri hanno scioperato su invito di Cgil, Cisl e Uil, dopo il tragico crollo di sabato che ha causato la morte di un giovane operaio, Antonio Veneziano, ed il ferimento di altri 14.
Alla protesta hanno partecipato i segretari provinciali, Peppe Marziano, Enzo Scatà e Stefano Munafò, che hanno espresso ai lavoratori la vicinanza del sindacato e rinnovato l'impegno affinché, anche con il sostegno forte e convinto di tutti, si giunga al più presto all'accertamento della verità e alle cause dell'incidente.
I lavoratori di molte ditte affidatarie hanno deciso di destinare il corrispettivo di un'ora del loro lavoro alla famiglia di Antonio Veneziano. In segno di solidarietà, ieri mattina, si sono fermati anche i lavoratori edili impegnati all'interno della zona industriale siracusana.

''Non si fermino i lavori per la realizzazione dell'asse autostradale Catania-Siracusa''. A chiederlo, all'indomani della tragedia, sono stati i sindacati siciliani che ieri mattina, in prefettura a Siracusa, hanno presentato un pacchetto di proposte. E, con l'occasione, hanno reso noto di aver messo in moto alcune iniziative: il 29 giugno un sit-in davanti all'Ars in vista di un faccia a faccia col governatore Cuffaro sui temi della sicurezza; e, il 3 luglio, un meeting alla Fiera del Sud di Siracusa con i delegati alla sicurezza delle nove province siciliane e i vertici regionali e nazionali di Cgil, Cisl e Uil.
All'incontro in prefettura erano presenti i sottosegretari Montagnino e Gentile, i rappresentanti delle federazioni delle costruzioni, Fillea, Filca e Feneal, i vertici della Cisl aretusea e il leader siciliano Cisl, Paolo Mezzio, che ha parlato a nome di Cgil, Cisl e Uil. Mezzio s'è augurato che le indagini in corso siano chiuse ''il più celermente possibile''. Anche perché, ha detto, ''l'incidente occorso è del tutto anomalo''. Pertanto ''va fatta luce sulle cause per poter calibrare gli interventi necessari ma senza bloccare - ha puntualizzato - i lavori negli altri lotti, così da portare a compimento un'opera che il territorio attende da decenni''. In ogni caso, i sindacati hanno sollecitato la concessione degli ammortizzatori sociali ai lavoratori costretti allo stop e rivolto ai parlamentari regionali un appello ''affinché, assieme al mondo del lavoro, propongano al governo della Regione d'intervenire per il potenziamento degli ispettorati del lavoro''. Cgil Cisl e Uil, inoltre, hanno puntato l'indice contro la disciplina del general contractor e le norme della legge-obiettivo.
Inoltre le segreterie nazionali dei sindacati dei lavoratori delle costruzioni, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil hanno indetto un'ora di sciopero nazionale in tutti i cantieri edili d'Italia in occasione del funerale di Antonio Veneziano.

''Il cantiere dove è avvenuto l'incidente sul lavoro sabato scorso, così come altri dell'autostrada Catania-Siracusa, erano stati controllati dalla Dia nel marzo scorso e non erano emerse anomalie''. Ha affermato il prefetto di Siracusa, Benedetto Basile, a margine del vertice sulla tragedia di sabato.
All'incontro hanno partecipato anche i deputati regionali, nazionali, i sottosegretari al Lavoro, Antonio Montagnino, ai Trasporti, Raffaele Gentile, l'ex ministro alle Pari opportunità, Stefania Prestigiacomo, e l'ex sottosegretario ai Beni culturali, Nicola Bono.
Il prefetto Basile ha riferito anche di avere saputo che ''la Procura della Repubblica sta accelerando i lavori dell'inchiesta anche per evitare di limitare gli stop al cantiere e non si abbiamo così ripercussioni negative sui tempi di consegna dell'opera''.
''Apprezziamo l'intenzione della Procura di volere accelerare, per quanto possibile, i tempi dell'inchiesta perchè occorrono controlli rigorosi ma non si può pensare di chiudere definitivamente il cantiere: l'autostrada Catania-Siracusa deve essere completata'', ha affermato il sottosegretario ai Trasporti, Raffaele Gentile. ''Il primo pensiero è l'uomo - ha detto Gentile - e per questo chiediamo controlli rigorosi. Nessuno però immagini di poter trarre da questa tragica vicenda un alibi per sostenere il non completamento dell'opera''.

- Le ''morti bianche'' nel settore delle costruzioni (Fillea Cgil)

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27 giugno 2006
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