Sciovolone dei rosanero a Istanbul. Il Palermo si arrende e prende 3 gol dal Fenerbahce di Zico
FENERBAHCE - PALERMO 3-0
Fenerbahce (4-4-1-1): Volkan; Onder, Edu, Lugano, Ugur; Yozgatli (28' st Aurelio), Appiah, Deniz, Tuncay; Alex, Kezman (43' st Deivid). In panchina: Serdar, Can, Semih, Kemal, Sercan. Allenatore: Zico.
Palermo (3-5-1-1): Sirigu; Cossentino, Barzagli (1' st Zaccardo), Dellafiore; Munari (33' st Guana), Tedesco (1' st Cassani), Parravicini, Simplicio, Ficano; Brienza; Caracciolo. In panchina: Fontana, Pisano, Genesio, Curiale. Allenatore: Guidolin.
Arbitro: Lucilio Batista (Portogallo).
Reti: 19' pt Appiah, 15' st Lugano, 36' st Tuncay
Note: serata mite, terreno in buone condizioni. Spettatori: 50 mila circa. Ammoniti: Dellafiore, Munari, Deniz, Simplicio, Guana. Angoli: 6-1 per il Fenerbahce. Recupero: 1' pt, 3' st.
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Palermo sconfitto 3-0 dal Fenerbahce al ''Sukru Saracoglu'' di Istanbul. Non si poteva chiedere di più, vista la formazione messa in campo dai rosanero in una trasferta notoriamente durissima e in un ambiente caldissimo. E' il secondo stop del Palermo nel girone H, già sconfitto nel turno precedente dal Newcastle. Ora la qualificazione al prossimo turno di Coppa Uefa passa necessariamente da una vittoria contro il Celta Vigo nell'ultimo match a disposizione. Il Fenerbahce, che conquista i primi tre punti, non deve neanche fare troppi sforzi per superare questo Palermo. La squadra allenata da Zico, con in campo gente esperta come Appiah e Kezman, gioca una discreta partita non concedendo nulla agli avversari.
Zico perde il capitano Umit Ozat, ma la formazione è quella titolare con il rientrante Kezman, dopo un mese di panchina. In campo un'altra vecchia conoscenza del calcio italiano l'ex Parma e Juve Stephen Appiah.
Guidolin dà grandissimo spazio al turn-over, probabilmente anche troppo, lasciando a casa parecchi titolari. Tre ''primavera'' in campo dal primo minuto: il portiere Sirigu, il difensore Cossentino e l'esterno sinistro Ficano. Gli unici titolari sono Barzagli e Simplicio (squalificato in campionato); attacco affidato a Brienza e Caracciolo.
Grande pressione del Fenerbahce fin dalle prime battute, i turchi si portano subito in avanti e non consentono al Palermo di uscire. Al 4' il primo pericolo con un gran sinistro di Kezman che Sirigu riesce a deviare in angolo. Il Palermo risponde all'8': cross di Cossentino da destra, sponda di testa di Caracciolo per Brienza che manca la deviazione vincente perchè anticipato da Lugano.
Ci prova dalla distanza il Fenerbahce, sperando in qualche sbavatura del giovane portiere avversario che al 12' si oppone a un altro tiro da fuori di Alex. Al 19' il Fenerbahce passa in vantaggio: altra giocata di Kezman, l'attaccante lascia sul posto Barzagli, mette il pallone al centro dell'area dove Appiah, in perfetta solitudine, di piatto non può far altro che mettere dentro.
Il Palermo dopo qualche minuto di sbandamento si riprende, ma al 27' Caracciolo non sfrutta un ottimo suggerimento di Brienza; si sarebbe trovato da solo contro il portiere. Diminuisce la pressione dei turchi, i rosanero avanzano il baricentro e al 36' sfiorano il pari: punizione di Simplicio, un difensore anticipa Barzagli e la palla si stampa sulla traversa. Finale tutto per i padroni di casa che al 43' sfiorano il raddoppio con un tiro forte di Lugano, sul quale si oppone Sirigu con un miracoloso salvataggio in tuffo.
Guidolin opera un doppio cambio ad inizio ripresa: Zaccardo rileva Barzagli al centro della difesa e Cassani prende il posto di uno spento Tedesco. Discreto l'inizio del Palermo che si fa vedere con Cassani, ma anche con un buon Brienza in afse propositiva. La volontà non basta, l'inconcludenza in avanti pesa e al 15' il Fenerbahce raddoppia: Lugano serve Kezman che anticipa Sirigu e colpisce la traversa, sulla ribattuta si avventa Lugano che di testa insacca. Partita praticamente chiusa per il Palermo: al 25' destro potente di Appiah che sorvola la traversa. Al 36' il terzo gol: gran sinistro di Tuncay dal limite dell'area, indirizzato all'interno della traversa.
Fonte: la Repubblica