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Scongiurato il fallimento dell'Amia

Il sindaco Leoluca Orlando: "Soddisfatti per la decisione del tribunale"

06 luglio 2012

E' stato scongiurato il fallimento dell'Amia, l'ex municpalizzata che si occupa della raccolta di rifiuti a Palermo. Il Tribunale fallimentare che il 22 giugno si era riunito per decidere sul piano proposto dal liquidatore ha deciso ieri mattina di valutare il concordato nella prossima udienza del 12 ottobre. A questo punto si lavorerà sul piano che dovrà essere approvato dal ministero dello Sviluppo economico.
Entro fine luglio il liquidatore Baldassarre Quartararo dovrà redigere il concordato che sarà poi vagliato dai commissari straordinari e inviato al ministero che lo validerà e poi lo invierà al Tribunale entro la prossima udienza.

L'Amia è sommersa dai debiti e in amministrazione straordinaria da circa due anni. La Procura di Palermo ne chiese il fallimento, i giudici nominarono invece tre commissari che avrebbero dovuto risanare l'azienda e scongiurare il crack.
La proposta di concordato fallimentare (previsto all'interno dell'amministrazione straordinaria), presentato da Quartararo nella scorsa udienza ha quindi convinto i giudici. Secondo il piano, una parte dei 180 milioni di euro di debiti (esclusi i 42 milioni di debiti nei confronti dei dipendenti) sarebbero in parte ripianati con la vendita del 49% dell'Amg, le cui azioni sono detenute dall'Amia, di palazzo La Rosa e con alcuni crediti di esercizio del Comune nei confronti dell'azienda.
Tutto questo in vista di una scissione in due parti dell'Amia: quella vecchia che andrebbe avanti secondo il concordato fallimentare e l'altra nella quale confluirebbero solo i debiti nei confronti dei dipendenti.

"Siamo soddisfatti per la decisione assunta dal Tribunale. È interesse massimo dell'amministrazione comunale, perché è interesse massimo della città, scongiurare definitivamente il rischio di fallimento di un'azienda strategica per lo sviluppo della collettività", hanno commentato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l'assessore comunale alle Aziende partecipate e servizi ai cittadini, Cesare Lapiana, che hanno ribadito "la disponibilità dell'amministrazione comunale a collaborare con il liquidatore e con i commissari per la definizione della proposta di concordato".
"Mentre ci avviamo ad uscire dall'emergenza - hanno affermato Orlando e Lapiana - stiamo già lavorando al futuro che passa attraverso la raccolta differenziata e la realizzazione della sesta vasca di Bellolampo, progetti che restituiranno a Palermo un'azienda pubblica sana e produttiva".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it]

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06 luglio 2012
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