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Scoperta a Palermo una centrale del "made in China"

Le Fiamme gialle hanno sequestrato 250 mila prodotti cinesi: dagli orologi falsi ai medicinali scaduti

19 dicembre 2011

La Guardia di finanza ha scoperto a Palermo un deposito gestito da due cinesi dov'era possibile acquistare merce contraffatta di tutti i generi. Sono stati sequestrati circa 250 mila prodotti per un valore di oltre un milione di euro.
Insomma, una vera centrale del made in China dove si potevano trovare dai falsi Rolex alle finte penne Montblanc, fino agli accendini "Malboro", agli occhiali anch'essi contraffatti, giocattoli privi del marchio comunitario, torce, videocamere, telecomandi, batterie, binocoli privi dei requisiti di sicurezza e, per finire, analgesici e antinfiammatori, con i bugiardini scritti in cinese.

Da diversi giorni, i finanzieri del Gruppo di Palermo seguivano i movimenti di due cinesi, un uomo ed un donna. Quando i militari si sono presentati nel negozio di via Maqueda e hanno richiesto ai titolari l'esibizione delle scritture contabili obbligatorie nonché delle fatture di acquisto della merce documenti fiscali, gli asiatici si sono limitati a fornire sei fatture, per un imponibile di circa 25mila euro. Il grosso della merce era stato stipato in un appartamento della vicina piazza della Rivoluzione, tra topi e insetti che fuoriuscivano anche dallo scatolame con la merce da mettere in vendita, fra cui flaconi di olio per bambini e per massaggi, o ancora aspirine, analgesici, antinfiammatori. L'intervento dei sanitari si è reso necessario anche perché nell'appartamento erano alloggiati alcuni congiunti dei due commercianti e, tra questi, la loro figlioletta di dieci mesi.

Gran parte della merce sequestrata, risultata di origine cinese e di provenienza "catanese", "romana" o "napoletana" (così come si aveva modo di apprendere dalla visione delle poche fatture esibite), era priva della marcatura "Ce" e del foglio informativo in lingua italiana, del nome e del marchio del fabbricante o del responsabile dell'immissione sul mercato.
Nel dettaglio sono stati sequestrati 22.279 prodotti per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, 132.194 prodotti perché senza marchio Ce o con quest'ultimo contraffatto, 1.682 confezioni di medicinali per commercio o somministrazione di medicinali guasti, 94.601 per contrabbando.
La titolare del negozio, una quarantaduenne di Zheiang, è stata denunciata come il socio e coniuge di 49 anni: quest'ultimo, sprovvisto del permesso di soggiorno, è stato accompagnato presso l'Ufficio Immigrazione da dove ne è uscito con un decreto di espulsione immediatamente esecutivo.

[Informazioni tratte da ANSA, AGI]

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19 dicembre 2011
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