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Scoperta una ''discarica occulta'' nel Catanese

A Ramacca le Fiamme Gialle hanno trovato 50mila tonnellate di rifiuti occultati sotto terra

17 settembre 2009

La Guardia di Finanza di Catania ha scoperto circa 50mila tonnellate di rifiuti sotterrati a una profondità di tre metri in un terreno agricolo di Ramacca, attiguo al fiume Gornalunga.
Il rinvenimento è stato possibile solo grazie agli scavi effettuati dai finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia di Caltagirone che hanno fatto venire alla luce sostanze nausebonde, polveri di vario colore e genere che i tecnici dell’Arpa Sicilia di Catania, immediatamente attivati, stanno già esaminando. Accertamenti sono in corso anche per individuare gli autori del reato e, soprattutto, accertare gli interessi economici alla base del vile atto di degrado verso il territorio. Il sito è stato scoperto dopo che l’analisi di alcune immagini dal satellite lasciavano intravvedere delle strane scie sul terreno.

All’atto del primo sopralluogo i finanzieri hanno notato che una parte del fondo agricolo aveva uno strano e progressivo rialzamento, anche se la vegetazione spontanea ed il terreno che era stato riportato sopra, impedivano di capire quale fosse il reale contenuto. Tuttavia destava enorme sospetto il fatto che la vegetazione spontanea che si trovava nell’area in questione risultava essere straordinariamente più sviluppata di quella, dello stesso genere, dei terreni adiacenti. Per questo motivo si è deciso di effettuare degli scavi profondi, fino a tre metri, che hanno permesso di scoprire l’enorme disastro. Le analisi adesso accerteranno se, come è ragionevole ritenere, vi sia stato l’inquinamento delle falde acquifere sottostanti in danno delle coltivazioni vicine e degli allevamenti di animali che si trovano in prossimità.

Plauso del Codacons all'operato della GdF - In riferimento al sequestro è intervenuto Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons e leader dei consumatori: "La discarica sequestrata oggi grazie al meritevole lavoro della Guardia di Finanza, era dislocata in un luogo di coltivazioni. Si tratta di un vero e proprio attentato alla salute dell'ambiente e dei cittadini. La vicinanza di queste discariche, del tutto abusive dunque prive di regolamentazioni sulla quantità ed il tipo di rifiuti contenuti, oltre che sulle modalità di smaltimento, ai centri abitati o a zone adibite alla coltivazione di frutta e ortaggi, non può che nuocere gravemente alla salute di tutti i cittadini, non solo locali. Le sostanze tossiche penetrano facilmente nel terreno, si diffondono nell'aria, spezzano l'equilibrio dell'ecosistema circostanze e portano disturbi e malattie nei soggetti che vengono malauguratamente in contatto con queste fonti di inquinamento. Il problema delle discariche abusive - continua Tanasi – va dunque ben oltre la sgradevole problematica dei 'rifiuti a cielo aperto' e al degrado visivo che porta all'ambiente. Si tratta, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, di veri attentati alla salute di tutti i cittadini. Ecco perché siamo sempre pronti a plaudere all'operato delle forze dell'ordine, che vigilano sul rispetto della legge e della salute di tutti noi".

[Informazioni tratte da Ansa.it, La Siciliaweb.it, Codacons.it]

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17 settembre 2009
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