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Scoperte irregolarità nei registri del Museo Guttuso

Dopo la discutibile chiusura, l'amministrazione Cinque denuncia ai carabinieri documentazioni sospette appartenenti al museo

25 novembre 2014

Firmata l’ordinanza di chiusura del Museo Guttuso di Bagheria da parte del sindaco Patrizio Cinque, dall’Ufficio Stampa del Movimento 5 stelle cittadino arriva un comunicato stampa con il quale si denuncia la scoperta di gravi irregolarità nella redazione dei registri inventariali del museo.
Il comunicato così recita: "Dopo la vicenda che ha visto protagonista il Museo Guttuso, che verrà temporaneamente chiuso, per permettere di portare a compimento alcuni lavori di riqualificazione del museo, grazie a dei fondi regionali, il Sindaco Patrizio Cinque, la sua Giunta ed alcuni consiglieri del Movimento Cinque Stelle, per analizzare le possibili cause che hanno portato ad un cattivo funzionamento della pinacoteca comunale, hanno deciso di approfondire dei documenti riguardanti il Museo Guttuso. Durante la consultazione di questi atti, però è emersa una situazione incresciosa: sul registro dove vengono inventariate le opere qualcosa
non quadra. Dal 2002 ad oggi, infatti, tutte le informazioni riguardo le opere catalogate su questo registro sono state trascritte a matita e non a penna, e con un tratto molto flebile, che permetterebbe facilmente la cancellazione delle informazioni"
.

Il comunicato continua: "È stato commesso un reato: questo registro, infatti, è un atto pubblico, dove qualsiasi annotazione va fatta con la penna blue o nera, con scrittura chiara e leggibile.
Perchè per 12 anni questi atti sono stati compilati in modo illegittimo?
Come mai nessuno si è mai accorto che ciò accadeva?
Appurato ciò, l’Amministrazione Comunale di Patrizio Cinque, ha contattato i Carabinieri di Bagheria che hanno verificato di persona quanto accaduto, recandosi nei locali di Villa Cattolica. Attualmente i plichi incriminati sono stati sigillati, in attesa di un’analisi più attenta da parte delle forze dell’ordine".

Al comunicato seguono le dichiarazioni del sindaco: "Il nostro obiettivo è quello di far luce su questa vicenda e capire cosa c’è dietro a queste azioni illegali. I bagheresi vogliono il cambiamento, la legalità e la trasparenza e noi  stiamo percorrendo la strada per raggiungere questo obiettivo. Noi vogliamo rilanciare questo bene prezioso - continua Patrizio Cinque - e non percorrere strade che non permettono di sfruttare appieno le potenzialità di Villa Cattolica e del suo museo. Il museo Guttuso dovrà diventare fonte di richiamo per turisti e cittadini e punto focale della cultura bagherese, gestito in trasparenza e nel rispetto delle regole".
Il comunicato si conclude con le dichiarazioni dei consiglieri del M5S: "Sono di ampia diffusione in questo momento articoli riguardanti la chiusura del museo. Ci chiediamo secondo quale logica dettata dalla trasparenza un museo gestito in questa maniera possa continuare a funzionare. Chi può assicurare che opere dall’ingente valore non siano state sottratte illegalmente? Cosa ha fatto la politica, strumento di controllo, in passato? Il museo è dei bagheresi, non di pochi, di tutti ed ognuno di loro deve conoscere come sia stato gestito sino ad oggi".

Ebbene, pensiamo che la denuncia fatta dall’amministrazione sia stata doverosa e contiamo sulla serietà degli inquirenti affinché le loro indagini possano appurare e - se è il caso - punire chi si è macchiato di illiceità. Nonostante questo, continuiamo a trovare quantomeno discutibile la decisione di chiudere a tempo "indeterminato" il museo e, francamente, ci viene difficile pensare che la chiusura possa essere stata determinata dalla recentissima e sgradevole scoperta.
Insomma, siamo assolutamente d’accordo sul fatto che la gestione di Villa Cattolica e del museo sia stata fino ad oggi inefficiente, improduttiva e poco cristallina, e siamo d’accordo che un serio cambiamento doveva essere fatto, ma la chiusura improvvisa continua a sembrarci la soluzione meno opportuna, visto che di ciò che ne sarà del Museo Guttuso ancora oggi non è dato sapere. Se l’amministrazione di Patrizio Cinque ha una visione programmatica e ben precisa del futuro del museo, deve immediatamente comunicarlo ai bagheresi che vogliono anche sapere come sarà gestito da oggi in poi e quando potranno riaverlo indietro.

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25 novembre 2014
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