Scoperto dalla Guardia di Finanza un vasto giro di farmaci dopanti tra Lazio e Sicilia
La Guardia di Finanza ha scoperto un vasto di giro di anabolizzanti tra il Lazio e la Sicilia e ha sequestrato oltre 40.000 medicinali dopanti.
Quarantaquattro persone sono state denunciate con l'accusa di associazione per delinquere: prescrivevano su ricettari rubati piani terapeutici intestatandoli a ignari pazienti, alcuni già morti, al fine di farsi rimborsare dal sistema sanitario nazionale l'intera spesa, poi rivendevano i farmaci nelle palestre di body-building, con la complicità dei titolari e degli istruttori.
L'operazione ha preso le mosse da una palestra dei Castelli Romani, gestita da un romano di anni 44, dove si sospettava si svolgesse un intenso spaccio di materiale dopante. I pedinamenti hanno permesso di individuare il 43enne C.F., titolare di una farmacia sul litorale romano, presunto fornitore dei medicinali. Lo scambio dei farmaci avveniva vicino all'ippodromo delle Capannelle: i finanzieri hanno registrato la vendita di alcune fiale dopanti agli atleti.
Tra gli clienti del doping anche un atleta internazionale del kayak e un campione del mondo di body building.
Il blitz conclusivo, eseguito nel Lazio e in Sicilia da oltre 230 finanzieri, oltre alle unità cinofile del corpo, ha consentito il sequestro di 40.000 compresse e 600 fiale per uso intramuscolo, tra cui spiccano l'epo e l'ormone ''gh''. L'epo, utilizzato in medicina per il trattamento dell'anemia, aumenta la produzione dei globuli rossi e favorisce un maggiore apporto di ossigeno nel sangue; l'ormone gh, con un costo di circa 400 euro a fiala, risulta essere il più nocivo e potente per l'uomo.
Tra i denunciati, oltre alle cinque persone ritenute responsabili dell'organizzazione criminale, accusate di associazione per delinquere finalizzata al commercio di sostanze anabolizzanti e dopanti e alla truffa ai danni dello stato; sette persone che svolgono attività sanitaria di natura professionale, denunciate per violazione della legge sul doping; sei sono i denunciati a piede libero per aver somministrato medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica; cinque sono gli atleti professionisti denunciati per violazione della legge sul doping e accusati di aver partecipato a competizioni sportive dopo aver assunto farmaci anabolizzanti al fine di modificare i risultati finali delle competizioni.
Infine, un atleta è stato denunciato a piede libero, poiché ha partecipato a competizioni sportive a livello mondiale dopo aver assunto farmaci anabolizzanti. Venti persone rischiano la reclusione da due a sei anni per aver concorso nell'illecito commercio di sostanze farmacologicamente o biologicamente attive.