Sdoganato a Roma il governo Cuffaro. Ma vi sono ancora polemiche
Il coordinatore siciliano di Forza Italia era stato molto critico sulla scelta dei nomi della nuova giunta
Incontro romano tra Cuffaro e Miccichè; il coordinatore siciliano di Forza Italia era stato molto critico sulla scelta dei nomi della nuova giunta.
Dopo l'incontro di Roma però il partito degli azzurri ha scelto di far parte a pieno titolo dell'esecutivo anziché, come si era ventilato, fornire solamente un appoggio esterno.
Miccichè era rimasto deluso perché non erano stati inseriti nella lista di governo alcuni tecnici di alto profilo, ma ribadisce che i nomi dei politici scelti sono comunque "altamente qualificati" e che rimane adesso soltanto di rimboccarsi le maniche per definire il programma insieme con gli assessori azzurri (Giuseppe Castiglione, Francesco Cascio, Michele Cimino, Antonio D'Aquino e Alessandro Pagano).
In effetti dei cinque tecnici previsti inizialmente solamente due hanno resistito alla lotta "politica" per le poltrone di assessori: l'imprenditrice Marina Noè (ma in realtà lei è in politica con il CDU) e il professore Ettore Cittadini.
Continuano intanto le polemiche per l'esclusione improvvisa di Carlo Marcelletti, nome di prestigio della medicina internazionale, dalla prima poltrona dell'Assessorato alla Sanità: il chirurgo ha scritto una lettera a Cuffaro "per conoscere la verità sulla mia esclusione: chi o che cosa di così forte ha bloccato la mia nomina ad assessore e un progetto di alto profilo?".