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Se al Sud la vita è meno cara...

Il Carroccio rilancia le ''gabbie salariali'': se al Sud si vive con meno innalziamo gli stipendi di chi vive e lavora al Nord

05 agosto 2009

Nelle regioni meridionali il livello dei prezzi è del 16,5% inferiore rispetto a quello del Centro Nord. E' quanto emerge dallo studio 'Le differenze nel livello dei prezzi al consumo tra Nord e Sud' di Luigi Cannari e Giovanni Iuzzolino, inserito nella collana 'Questioni di economia e finanza' della Banca d'Italia.
L'analisi parte dall'assunto che se si assume che i prezzi dei prodotti alimentari, dell'abbigliamento e dell'arredamento - ai quali è attribuibile circa un terzo della spesa per consumi delle famiglie - siano i soli a presentare differenze nel territorio, il costo della vita nel Mezzogiorno risulta inferiore di circa il 3 per cento rispetto al Centro Nord. Il costo degli affitti nel Mezzogiorno, però, è pari a circa il 60 per cento di quello del Centro Nord, a parità di caratteristiche qualitative degli immobili, come misurate nell'indagine sui bilanci delle famiglie condotta dalla Banca d'Italia.
Il costo dei combustibili e dell'energia risulta di poco superiore nel Mezzogiorno rispetto al Centro Nord (2,2 per cento); quello dei servizi è invece inferiore del 15 per cento. Queste categorie di spesa rappresentano rispettivamente il 5 e il 38 per cento della spesa complessiva delle famiglie.
Includendo anche queste componenti nel calcolo dell'indice del costo della vita si perviene a una stima del divario tra Centro Nord e Mezzogiorno dell'ordine del 20 per cento; se si assume che i prezzi dei servizi rilevati dal Mise siano rappresentativi solo di alcune componenti di spesa per servizi e che per i restanti prodotti non vi siano differenze territoriali, nelle regioni meridionali il livello dei prezzi è del 17 per cento inferiore a quello del Centro Nord. Incorporando il maggior onere nel Mezzogiorno rilevato per i premi di assicurazione dei mezzi di trasporto tale valore scende al 16,5 per cento circa.
Insomma, per farla breve, gli esperti di Bankitalia dicono che nel Sud Italia i prezzi sono più bassi e si spende meno, soprattutto perché si paga meno la casa (quel 60% di cui sopra).

Il ministro per la Semplificazione normativa e coordinatore delle segreterie della Lega, Roberto Calderoli, ha trovato i dati di Bankitalia "veramente interessanti" e per questo motivo invita a riflettere sulle proposte della Lega per il salario parametrato al costo delle vita nelle diverse aree del paese. "Alla luce della volontà espressa dal governo di affrontare, una volta per tutte, la questione meridionale, anche attraverso la fiscalità di vantaggio, e ritenendo altrettanto necessaria e urgente la risoluzione della questione settentrionale, è evidente che andrà posta attenzione alle nostre proposte riguardanti le buste paga parametrate sul reale costo della vita nelle diverse aree del Paese". Calderoli, in poche parole, diciamo... per esemplificare, ha rilanciato l'idea del Carroccio delle gabbie salariali: adeguare le buste paga al livello territoriale dei prezzi. Cioè buste paga più pesanti dove la vita è più cara, ovvero nel Nord Italia.

L'idea delle gabbie salariali per molti del Popolo delle Libertà ha sortito lo stesso effetto della rediviva Cassa per il Mezzogiorno, un'idea che ha immediatamente agitato ancora un po' le acque già mosse nella maggioranza dalle polemiche sui 4 miliardi del Fas sbloccati per la Sicilia. E così Gianfranco Miccichè, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e leader dei 'ribelli' (che per ora, sembra, si siano chetati , proprio con lo sblocco dei Fas) del Pdl, replica a stretto giro a Calderoli: se la Lega "vuole parametrare le buste paga al costo della vita, possiamo valutare l'ipotesi, purché i costi siano più bassi in tutti i settori: il Sud paghi più basse percentuali Irpef, abbia meno costi per la pubblica amministrazione, compri di meno la benzina... Se dobbiamo ridurre, riduciamo tutto, non solo gli stipendi. E poi, è da dimostrare che al Sud si spende meno. Forse è vero per le case e il pane, ma un maglione Benetton costa lo stesso prezzo al Nord e al Sud. Io vivo tra Roma e Palermo e non mi pare che tra queste due città vi siano differenze di prezzi".

Di fondi per il Sud, Regioni (e forse anche di gabbie salariali) si discuterà oggi a Palazzo Chigi in un incontro tra il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani e Silvio Berlusconi. E la richiesta al governo sarà quella di approvare altri Piani di attuazione regionali dopo quello siciliano. Sul piatto, ricorda il ministro per lo Sviluppo Claudio Scajola, ci sono 27 miliardi che andranno alle diverse regioni che presenteranno i Par.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Ansa.it, La Siciliaweb.it, Repubblica.it]

AGGIORNAMENTO
"Nessuno ha mai parlato di gabbie salariali. Tremonti ha parlato di buste paga parametrate al costo della vita". Così il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli. Tuttavia "è chiaro che il costo della vita deve poter incidere sul potere di acquistò". Una frenata quella di Calderoli che però cozza con il titolo della Padania di stamattina: "E' tempo di gabbie salariali''.

 

 

 

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05 agosto 2009
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