Se il 41 bis è odioso e crudele...
Il popolo del web risponde alle riflessioni che un presunto boss mafioso ha postato sul suo blog
Nino Mandalà, considerato il capomafia di Villabate (PA), condannato in primo grado a 8 anni per mafia e libero dal settembre 2009, ha deciso di aprire una finestra su Internet con l'obiettivo di dare voce agli "uomini murati" dal 41 bis...
"Per quanto concerne poi il fatto che esso debba essere considerato o no regime duro, sarà pur vero che il suo scopo non è afflittivo, ma è vero altresì che la sua natura ha finito per essere crudele". Così ha scritto Mandalà sul suo blog.
Il presunto reggente del mandamento di Villabate, quando ha anche deciso di aprire questa finestra sul web con l'obiettivo dichiarato di fare luce sulle condizioni di vita nelle carceri, afferma di parlare a ragion veduta a proposito di 41 bis. "Ho una discreta competenza in proposito e posso dire che uomini che hanno vissuto in quelle condizioni - afferma Mandalà - sono stati cambiati dalla sofferenza, istupiditi da consuetudini che si ripetono per anni ininterrottamente sempre uguali, sono diventati i malconci residui del contesto originario, non saprebbero neanche leggere la realtà esterna che si è nel frattempo determinata".
Si chiede Mandalà, che in carcere, condannato all'ergastolo per omicidio, ha un figlio: "Che senso ha reiterare il 41 bis nei confronti di questi uomini? E se invece si ritiene che, nonostante il 41 bis, questi uomini hanno continuato a mantenere illeciti rapporti con l'esterno durante tanti lunghi anni, significa che il 41 bis ha fallito, e allora che senso ha tenerlo in vita tranne quello di attribuirgli uno scopo afflittivo?". E conclude: "Io dico che il 41 bis, con riguardo alla necessità di contemperare esigenze di sicurezza con esigenze di equità, è una misura che può benissimo essere sostituita da un efficace regime ordinario esercitato con gli strumenti a disposizione del Dap".
Insomma, il 41 bis è un regime "odioso e crudele", secondo Nino Mandalà.
Ebbene, se Mandalà è stato libero, grazie al web, di dire la sua sul 41 bis, tantissimi sono stati gli internauti che liberamente lo hanno sommerso con una valanga di critiche. "Quelli come voi andrebbero internati nei gulag. Senza processi, proprio come avete fatto con le vostre vittime, come avete fatto con la Sicilia", ha scritto Pier. Osserva Dizzy: "Siete feccia e da feccia andate trattati. Assassini e piagnoni. Almeno aveste la decenza di assumervi la responsabilità delle vostre schifezze ed espiare le vostre colpe in decoroso silenzio. Buoni solo con una pistola in mano". E incalza Massimo: "Siete solo piccoli ominidi meschini". "W Giovanni Falcone, W Paolo Borsellino, W Peppino Impastato - ha postato Antonio - la mafia è una montagna di merda". Si indigna Chiara: "Ma ci rendiamo conto delle barzellette che succedono in Italia? Adesso ad un mafioso è permesso anche di scrivere su un blog? E per di più questo mafioso può tranquillamente permettersi di dire la sua sull'eccessiva durezza del 41bis? Ma stiamo scherzando". Dello stesso tenore il commento di Giovanni: "Si ricordi che gente come lei - scrive rivolgendosi a Mandalà - ha distrutto intere famiglie felici... che tristezza... io non capisco in che modo lei abbia il coraggio di lamentarsi di una pena che è si pesantissima ma minima rispetto al dolore che avete creato lei e gli altri mafiosi come voi. Persone sciolte nell'acido... Gente dello Stato fatta saltare in aria... Ma non li avete uccisi le loro idee continueranno a camminare sulle nostre gambe".
Questi sono solo alcuni dei messaggi lanciati nella Rete all'indirizzo di Mandalà. Cosa rispoderà il novello Beccaria, che sono odiosi e crudeli anche loro?