Se in Italia si sta male... in Sicilia si sta peggio
L'Italia è ultima tra le sette grandi nazioni europee. E l'Isola soffre anche il gap infrastrutturale
Mentre l'Italia con l'1% di crescita dell'economia si colloca al penultimo posto nella classifica dei sette maggiori paesi europei, la Sicilia sta peggio e deve fare i conti anche con il gap infrastrutturale.
Il dato è emerso durante la presentazione della terza edizione delle Giornate dell'Economia che si terranno a Palermo dal 2 al 6 novembre.
"Occorre - dice Pietro Busetta, presidente della Fondazione Curella - cambiare profondamente l'Europa rinunciando a molti dei privilegi e delle prebende accumulate da una classe dirigente famelica e spesso parassitaria".
Alle giornate dell'Economia parteciperanno 150 relatori in rappresentanza della politica, dell'economia, della finanza, dell'istruzione, dei sindacati e delle imprese, si confronteranno analizzando la crisi economica e le conseguenze che ha generato nei vari ambiti.
La Fondazione Curella e il Diste Consulting, che hanno organizzato questo evento, faranno anche un bilancio, ad un anno di distanza, su quanto è stato attuato rispetto alle dieci idee per lo sviluppo della Sicilia e del Mezzogiorno proposte nella scorsa edizione in una sorta di "papello".
"La situazione economica della Sicilia - ha commentato l'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao - impone rigorose misure di risanamento non più differibili. Le istituzioni regionali e locali hanno vissuto per troppo tempo al di sopra delle possibilità e adesso si vedono i risultati negativi". [La Siciliaweb.it]