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Se la maratona finisce in tragedia

Muore d'infarto durante la mezza maratona internazionale di Palermo

19 novembre 2012

Un uomo di 46 anni, Vincenzo Mutoli, è morto d'infarto mentre partecipava alla mezza maratona internazionale di Palermo che si è corsa ieri. Era a circa mezzo chilometro dal traguardo, in una gara lunga poco più di 21.
Il maratoneta, che indossava il pettorale 1033, si è accasciato a terra mentre correva in piazza Croci. E' stato portato d'urgenza all'Ospedale Villa Sofia dove è arrivato morto. La gara è proseguita anche se è stato deciso di sospendere le premiazioni.
Mutoli era un parrucchiere, sposato, con un figlio di 21 anni, appassionato di podismo, iscritto all'associazione dilettantistica Fiamma rossa affiliata ai vigili del fuoco. Aveva partecipato anche alla manifestazione dell'anno scorso arrivando 270°. Quest'anno gli iscritti erano circa 1.500: 240 alla maratona più impegnativa, che si snoda sul percorso di 42,195 km.

Sulla vicenda il procuratore aggiunto Maurizio Scalia ha aperto un fascicolo d'indagine. La Procura ha delegato alla polizia giudiziaria indagini per appurare se il servizio di soccorso era stato predisposto adeguatamente e nel rispetto delle norme.
Gaetano Marchese, direttore della centrale operativa Sues 118 che controlla Palermo e Trapani, ha detto di non essere stato avvisato della manifestazione. Gli organizzatori avevano delegato strutture sanitarie private.
"Nessuno ci ha informati. E io non ho appreso della manifestazione neanche dalla stampa. Ho saputo che c'era la maratona la mattina quando ho trovato la strada vicino casa chiusa dalle transenne. Non voglio polemizzare con nessuno ma noi siamo una funzione 2 di protezione civile per la sanità nelle maxi emergenze: perché non ci hanno avvertiti?", ha detto Marchese. "Lungo il percorso c'erano defibrillatori emabulanze private. L'atleta si è sentito male verso le 10.30 all'altezza di via Torrearsa in via Libertà. È stato portato dall'ambulanza privata nel posto medico vicino al giardino Inglese. Poi siamo stati avvertiti noi alle 10.36. Il mio operatore mi ha detto che l'ambulanza del 118 ha avuto difficoltà a raggiungere il paziente perchè è stata fermata durante il tragitto nel percorso di gara". "Noi dovevamo essere informati dagli organizzatori, dai patrocinatori da chiunque ma ciò non è avvenuto. Noi siamo operativi in ogni evento in cui si può verificare un'emergenza e che coinvolge molte persone: siamo presenti durante il festino di Santa Rosalia, alla salita dei fedeli a Monte Pellegrino, durante i 'Misteri' di Trapani. Quando c'è un grande evento noi siamo informati e siamo presenti. Mi pare che neanche l'anno scorso siamo stati avvertiti, mentre alle precedenti maratone sì".
Marchese ha aggiunto che dopo la telefonata di allarme arrivata al 118 per il malore dell'atleta sono stati inviati un'automezzo con un medico rianimatore e un'ambulanza.

In una nota il reggente del Coni Sicilia, Giovanni Caramazza, si dice vicino alla famiglia di Mutoli. "E' opportuno un maggior rigore degli aspetti sanitari che in prossimità di una gara, anche non agonistica, devono essere rispettati a tutela di tutti i cittadini - afferma Caramazza - Questo è stato uno dei temi principali che abbiamo affrontato anche ieri durante il convegno Sport Sicuro, maggiore severità e controlli per la salute di tutti coloro che fanno sport".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it]

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19 novembre 2012
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