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Se la Polizia contesta il ministro della Difesa ...

Il ministro Ignazio La Russa contestato dai poliziotti al grido di "vergogna, parassiti"

22 settembre 2011

"Vergogna, vergogna!". "Parassiti, parassiti!". A dare vita alla contestazione, davanti a Montecitorio, non ci sono i lavoratori dei Cobas, precari o studenti ma poliziotti iscritti a diverse organizzazioni sindacali. Quando è arrivato il ministro della Difesa Ignazio La Russa davanti all'ingresso principale del palazzo della Camera, dove erano assiepati un centinaio di agenti, sono partiti gli slogan contro la manovra e il governo Berlusconi.
La protesta era organizzata per "denunciare pubblicamente la mancata attenzione del governo nei confronti dei loro diritti e del diritto alla sicurezza dei cittadini". A promuoverla i sindacati Siap, Silp-Cgil, Coisp e Anfp, per "manifestare il dissenso dei poliziotti nei riguardi di un governo che con quest'ultima manovra finanziaria ha saputo prevedere ulteriori tagli alle risorse destinate alla sicurezza del paese piuttosto che investimenti e che ha oltremodo offeso la specificità del loro lavoro non prevedendo a tal riguardo alcun sostegno economico ma tutt'altro".
"Sappiate che non c'è indifferenza, si fa e si farà tutto ciò che sarà possibile. E io ci metto sempre la faccia, in prima persona", ha detto La Russa ad alcuni manifestanti che hanno risposto dicendogli "Buffone, buffone, vattene!". Poi La Russa ha avanzato dubbi su chi contestava in prima fila: "Secondo me non erano veri poliziotti".
Alla manifestazione si sono associati anche centinaia di altri dimostranti mobilitati via facebook.

Non è la prima volta, quest’anno, che il ministro viene contestato. Il 31 marzo è stato vittima perfino di un lancio di monetine operato da rappresentanti del Popolo Viola che manifestavano in Piazza Montecitorio contro il ddl del governo sul processo breve. I contestatori erano riusciti a superare le transenne di protezione avvicinandosi al Palazzo che ospita la Camera dei Deputati. Il 25 aprile è stato raggiunto da fischi quando ha preso la parola in piazza Venezia a Roma durante le celebrazioni per la Liberazione. Lo stesso episodio si è poi ripetuto qualche settimana dopo, il 6 maggio, a Torino, in piazza Castello, dove la Russa interveniva nell’ambito delle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. "Saluto tutti compresi i poveri piccoli fischiatori che non capiscono che certe occasioni sono al di sopra delle piccole divisioni di parte", rispondeva il ministro.

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22 settembre 2011
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