Il corpo sepolto sotto Les Invalides a Parigi non sarebbe quello di Napoleone Bonaparte.
La tesi è dello storico Bruno Roy-Henry che ha chiesto, ottenendo un rifiuto, che sia effettuata la prova del Dna per stabilire la verità.
Lo storico francese si dice convinto che il corpo arrivato a Parigi dopo 19 anni dalla morte dell'imperatore non sia quello di Napoleone.
"Il modo migliore per porre termine a questa storia - ha dichiarato lo storico - sarebbe quello di effettuare il test del Dna, ma mi è stata data risposta negativa. E io ne ho dedotto che hanno qualcosa da nascondere".
Roy-Henry cita alcune circostanze che gli hanno fatto sorgere il sospetto: la scomparsa misteriosa degli speroni d'argento che c'erano a Sant'Elena, dove il Corso morì nel 1821, e lo stato di conservazione quasi perfetta del corpo quando arrivò a Parigi, nonostante fossero passati 19 anni dalla sua dipartita.
Lo storico suppone che il corpo sia stato fatto sparire prima che fosse traslato in Francia, per impedire che venisse scoperto qualche dettaglio imbarazzante sulla morte dell'imperatore. Nonostante, infatti, la storia dica che Napoleone è morto per un cancro allo stomaco, è largamente diffusa l'opinione che sia stato avvelenato dagli inglesi.
Il test si potrebbe fare senza riesumare la salma. Esiste infatti nel Museo delle forze armate a Parigi una ciocca di capelli di Napoleone, appartenuta al nipote Napoleone III. Ma il Ministero della difesa ha detto no. Yann Trehin, il portavoce del ministero, ha dichiarato che non esistono prove per mettere in dubbio che Bonaparte riposi nella sua tomba e che, comunque, lo storico dovrebbe contattare e convincere un pronipote dell'imperatore per poter confrontare il Dna.
Lo storico, dal canto suo, afferma di essere in attesa di una risposta dalla Corsica.
Fonte: RaiNet
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