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Se Osama bin Laden diventa come Elvis

Barack Obama ha deciso di diffondere almeno una foto che mostra Osama bin Laden morto

04 maggio 2011

Diffondere o no le foto del cadavere di Osama Bin Laden? E' questo l'interrogativo principale alla Casa Bianca, che sta "valutando l'opportunità e la necessità di pubblicarle per via delle sensibilità" che potrebbe andare a toccare. La diffusione delle immagini del corpo del leader di Al Qaeda darebbero la prova al mondo intero dell'uccisione dello sceicco del terrore ma potrebbero anche "incendiare le passioni" in alcune parti del mondo, come avverte il portavoce della Casa Bianca Jay Carney, che ha definito le immagini "truculente".
La Casa Bianca, secondo una fonte del governo Usa sentita dalla Cnn, ha in mano tre gruppi di foto dell'assalto e del cadavere. Una prima serie di foto è del cadavere di bin Laden in un hangar di una base aerea in Afghanistan, nel quale il capo di al Qaeda sarebbe ben riconoscibile ma in immagini "molto sanguinose e crude" per via di una ferita aperta alla testa, sopra entrambi gli occhi. La seconda serie di foto è relativa alla sepoltura in mare sulla portaerei Carl Vinson, prima e dopo l'avvolgimento del cadavere in un sudario. Il terzo gruppo di foto sono successive all'assalto stesso, con immagini del figlio morto di bin Laden, un giovane sui 18 anni, e degli altri due uomini uccisi, più altre scene dell'interno del complesso di edifici.
Il governo degli Stati Uniti teme che, proprio perché molto crude, le immagini possano essere usate come strumento di propaganda antiamericana e incitare violenza nei paesi musulmani. In particolare è stato il consigliere del presidente per l'antiterrorismo John Brennan a chiedere di aspettare a rendere pubbliche le immagini.

Su tutta la vicenda aleggia ancora un certo mistero: all'opinione pubblica mondiale manca la prova certa dell'uccisione di Bin Laden. Per questo, e per evitare di far nascere possibili leggende sul leader terrorista, il presidente americano Barack Obama ha deciso comunque di diffondere almeno una fotografia che mostra bin Laden morto. "Una delle cose che abbiamo la responsabilità di fare - ha detto Brennan alla Cbs - è assicurarci di adottare misure a tutela da ogni possibile tipo di reazione avversa di fronte alla notizia della morte di Bin Laden".

Intanto ieri è stata diffusa su Internet una nuova foto del cadavere di Osama Bin Laden. Si tratta di un'immagine a raggi infrarossi rilanciata sul social network Twitter, nell'edizione inglese, dagli hacker di Anonymous. Anche questa, come quella rimbalzata sulla tv pakistana il giorno del blitz e dell'uccisione di Bin Laden, è falsa. Sono stati vari blogger in rete a mostrare che la foto era un fotomontaggio: si tratterebbe di un'elaborazione tramite Photoshop di un fotogramma del film di guerra Black Hawk Down, diretto da Ridley Scott nel 2001.
L'Fbi ha intanto allertato gli utenti della rete per mail che propongono foto o video di Bin Laden ucciso: "Potrebbero contenere virus in grado di rubare dati personali o infattere il computer". Secondo l'Fbi questo tipo di mail potrebbero arrivare anche da indirizzi di amici o familiari ignari. Il Bureau of Investigation fa anche sapere di modificare i livelli di privacy dei propri profili sui social network per rendere più difficile poter postare materiale sugli account.

TUTTI I MISTERI "DELL'OPERAZIONE OSAMA" - Non solo il mistero delle foto e dei video che ritraggono l’uccisione di Osama bin Laden e il suo funerale. Le ombre che avvolgono l’operazione "The mother lode of intelligence", che ha portato prima all’individuazione e poi alla morte del principe del terrore, sono sempre di più. E con il passare del tempo la trama continua a infittirsi.
I talebani addirittura mettono in dubbio l’intero blitz, "dato che non è stata prodotto nessuna prova accettabile per sostenere il loro annuncio, e dato che gli stretti collaboratori non hanno confermato o smentito la sua morte”, come ha affermato Zabibullah Mijahid, portavoce degli studenti coranici afghani.
Come riportano gli Usa, a sparare sono stati gli uomini del commando con un colpo di arma da fuoco alla testa. Oppure due: uno alla testa e uno al torace. Sua figlia, una ragazzina di 12-13 anni, avrebbe dichiarato di aver visto sparare al padre durante il raid. Ma secondo fonti di Al Qaeda sarebbe invece stato uno dei fedelissimi di Osama, che da tempo aveva ordini precisi in merito, una volta capito che non c’era via di fuga ha freddato il suo leader per impedire che cadesse vivo in mani nemiche. Gli Usa sostengono poi che i militari hanno sparato perché, una volta dentro il covo, hanno incontrato la resistenza di alcuni jihadisti anche se Osama era disarmato.
Non è chiaro nemmeno il numero di persone che si trovavano all’interno della sua abitazione-bunker. Si continua a parlare di almeno nove bambini, alcune donne (una è stata uccisa), diversi miliziani di cui tre uccisi e altri fatti prigionieri. Che fine hanno fatto una volta terminata l’irruzione? Anche qui le versioni divergono. Fonti pachistane affermano che gli arrestati sono nelle loro mani e al momento sono sotto interrogatorio. Come prevede la legge del Pakistan, i prigionieri non saranno portati negli Stati Uniti ma rimandati "nei loro paesi d’origine". Peccato che in precedenza gli americani avessero detto che erano stati portati via in elicottero dopo il blitz delle forze speciali.

Giallo anche su uno degli elicotteri impiegati nell’operazione. Innanzitutto ieri è stato detto che i velivoli erano quattro e non due come precedentemente annunciato. Secondo gli Usa, gli uomini del commando hanno fatto saltare in aria uno degli elicotteri perché aveva avuto un guasto tecnico e non poteva ripartire. Ma i qaidisti sostengono che è stato colpito e messo fuori uso dagli uomini che difendevano la villa-fortezza a 50 chilometri dalla capitale pachistana.
Altri interrogativi si addensano anche sulle sue esequie che, come riferiscono gli Usa, sarebbero state celebrate secondo il rito musulmano a bordo di un’imbarcazione della marina militare americana. E’ disponibile un filmato che ritrae il momento del funerale e la sepoltura del corpo in mare. Ma al momento anche questo documento rimane secretato.
Anche sul mancato coinvolgimento del Pakistan dell’operazione, le informazioni disponibili sono a dir poco contraddittorie. Da una parte e dall’altra si dice che Islamabad era all’oscuro dell’operazione o, al contrario, era stata informata. Sempre da entrambe le parti, fonti diverse confermano o smentiscono la partecipazione dei pachistani al blitz.

Al di la dei misteri, sul piano pratico il vero successo per l'intelligence statunitense è aver trovato il rifugio del leader di Al Qaeda. Nell'edificio in cui si nascondeva Bin Laden, infatti, i militari dei Navy Seal hanno recuperato una vera "miniera d'oro". Computer, cd, dischetti, pennette ed altro materiale elettronico è stato prelevato dal rifugio del leader terrorista subito dopo il blitz. E ora il tutto sarà passato al microscopio dagli esperti americani.
Inoltre, stando al sito web della Abc, sarebbe stata identificata la moglie di Osama Bin Laden ferita nel blitz. Si tratta di Amal Ahmed Abdul Fatah, la più giovane delle mogli di Bin Laden e, probabilmente, la sua "preferita". Nel compound in cui è stata effettuata l'operazione di domenica notte è stato infatti ritrovato il passaporto della donna. La tv pakistana Geo ha mostrato l'immagine del documento. Amal Ahmed Abdul Fatah, 29 anni, quarta moglie dello sceicco, era legata a Bin Laden da quando era adolescente: la Abc spiega che era stata data in moglie all'ormai ex numero uno di al-Qaeda come 'dono' da una famiglia yemenita. Lo sceicco del terrore e la donna vivevano, secondo la Abc, con tre figli nel secondo e terzo piano dell'edificio principale del compound teatro del blitz. Domenica, quando le forze speciali americane hanno fatto irruzione nel 'fortino' di Abbottabad, Amal era in camera da letto con Bin Laden. "Nella stanza con Bin Laden c'era sua moglie - aveva spiegato ieri sera il portavoce della Casa Bianca, Jay Carey - Si è scagliata contro uno degli assalitori americani ed è stata colpita a una gamba da colpi d'arma da fuoco, ma non è stata uccisa". Nell'operazione sono rimaste ferite anche due figlie.
Secondo quanto riferisce la tv satellitare Al Arabiya i familiari di Bin Laden, catturati dai militari americani, sarebbero stati trasferiti nell'ospedale militare di Rawalpindi, nel nord del Pakistan.

Ieri il quotidiano egiziano on line el Doustour ha pubblicato il testamento dello "sceicco del terrore". Un testamento, ripreso dal giornale egiziano dal quotidiano del Kuwait al Anbaa, che porta la data del 14 dicembre 2001 e in cui ordina ai suoi più stretti collaboratori, nel caso in cui venga ucciso, di non proseguire la guerra contro gli infedeli, ma di vendicare la sua morte "purificando le file del movimento e individuando il traditore". Inoltre, il mandante delle stragi dell'11 settembre chiede perdono alle mogli e ai suoi 20 figli per averli trascurati come padre.
Bin laden afferma nel testamento che "gli ebrei e i cristiani ci hanno sedotto con i loro piaceri di vita e ci hanno invaso coi loro valori materiali, prima ancora dei loro eserciti". Ai jihadisti del mondo il capo di al Qaida, a due mesi dall'attacco delle torri gemelle, chiede di "dimenticare il combattimento contro ebrei e i crociati per un certo periodo e di preoccuparsi di purificare le fila dagli agenti, i traditori e gli ulema che rifiutano la lotta per Dio". Alle donne musulmane Bin Laden chiede di "salvaguardare il proprio pudore". Alle proprie mogli, che lo hanno sostenuto in una vita "piena di mine e di spine" chiede di non risposarsi dopo la sua morte e di prendersi cura dei figli. Ai figli l'ex terrorista numero 1 al mondo chiede perdono per essere stato poco tempo con loro. "Ho risposto al richiamo della jihad e ho scelto una strada piena di rischi", scrive Bin Laden che sconsiglia ai figli di lavorare per al Qaida e per i movimenti jihadisti.

E come se tutto ciò non bastasse, oggi si è avuto notizia, tramite Al Arabiya, che una figlia di Osama bin Laden ha detto che suo padre è stato catturato vivo e ammazzato davanti alla famiglia dalle forze speciali statunitensi nei primi minuti dell'operazione di Abbottabad.
Una delle fonti della sicurezza interpellate dalla tv satellitare ha detto - scrive il sito dell'emittente - che una figlia dodicenne di Bin Laden, soccorsa dalle forze di sicurezza pachistane nella villa dopo il blitz, americano ha raccontato che "le forze Usa hanno catturato vivo suo padre ma lo hanno poi ucciso a colpi d'arma da fuoco davanti a membri della sua famiglia".
Le fonti pachistane riferite da Al Arabiya dicono anche che Bin Laden si trovava al piano terra del compound ed è stato trascinato a terra fino all'elicottero dai commando americani per essere portato via dopo essere stato ucciso. Le fonti dicono che dall'edificio, dopo l'azione dei commando, sono stati portati fuori dai servizi pakistani quattro corpi crivellati di pallottole e arrestati due donne e sei bambini fra 2 e 12 anni.
Inoltre, scrive il sito di Al Arabiya, "le forze speciali Usa hanno portato via solo due cadaveri con loro sull'elicottero militare, quello di Bin Laden e quello di un figlio", in quanto "non c'erano abbastanza posti a bordo degli elicotteri dopo la perdita di uno dei velivoli durante l'operazione".
Una fonte della sicurezza pakistana ha detto che nel compound si trovavano bambini, una moglie di Bin Laden e una donna che potrebbe essere il medico personale della famiglia. Bin Laden, infatti, soffriva di problemi renali. Secondo le fonti citate, la moglie sarebbe stata presa in custodia dalle forze pakistane: "E' yemenita ed è svenuta durante l'operazione". L'ufficiale ha anche aggiunto che è stata soccorsa fino a quando è rinvenuta. "Secondo le prime indagini, ha detto che il trasferimento nel compound è avvenuto cinque o sei mesi fa", ha detto il funzionario, spiegando che la donna non ha fornito altre informazioni.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Aki, Ansa, Corriere.it, Il Fatto Quotidiano]

- "Un attentato atomico se bin Laden viene ucciso" di Dario Ferri (Giornalettismo.com)

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04 maggio 2011
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