Se uno è latitante da così tanto tempo...
Il procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, parla di Matteo Messina Denaro: "Il super boss ha potere ma verrà preso"
Se Matteo Messina Denaro, l’ultimo dei capi mafia ancora non assicurato alla giustizia, "è latitante da così tanto tempo, significa che può godere di protezioni e coperture a vari livelli che ne attestano il suo potere".
Il Procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, ha risposto così alla specifica domanda di un cronista che gli chiedeva se Messina Denaro fosse integrato nella società e per questo ancora latitante.
Il procuratore, durante la presentazione del nuovo programma di Rai Educational "Diario civile", non ha mancato però di evidenziare come "in questi ultimi vent’anni, grazie a Falcone e a tanti altri martiri, è stato fatto molto contro le mafie, pur nella ristrettezza dei mezzi. Molti capitali sono stati confiscati e tutti i grandi capi eccetto uno, Messina Denaro, sono al 41 bis. Ma anche quello rimasto ancora fuori sono certo che verrà preso".
Roberti ha parlato anche della situazione attuale della mafia in Sicilia, spiegando che "gli omicidi non avvengono solo quando si fanno affari e c'è un equilibrio. In Campania, infatti, la situazione è diversa". Roberti ha sottolineato che "il clan dei Casalesi è stato distrutto, non esistono più latitanti, ma bisogna stare attenti che non si costituisca sotto altre forme".
Il procuratore ha replicato infine alle indiscrezioni rilanciata da L'Espresso, secondo cui sarebbe in cantiere un depotenziamento della Dia. "Non credo che ci sarà un depotenziamento; non ho letto questo articolo ma se qualcuno ha avuto questa sciagurata idea, mi auguro che non abbia seguito. C'è un impegno del governo a potenziare la lotta alla mafia e ho il dovere di credere a questo impegno".