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Seconda fumata nera

La prima e la seconda votazione dei cardinali in Conclave non hanno deciso il nuovo Pontefice

13 marzo 2013

AGGIORNAMENTO - Dopo il primo scrutinio di ieri con relativa fumata nera, oggi sono previste 4 votazioni, due la mattina e due nel pomeriggio. Le relative fumate che si ottengono bruciando le schede votate, però vengono fatte non dopo ogni singola votazione, ma una la mattina alle ore 12 e una la sera alle 19. Se dopo una votazione intermedia dovesse avvenire l'elezione del Pontefice allora la fumata bianca avverrà a metà della mattina tra le 10:30 e le 11 e il pomeriggio tra le 17:30 le 18.
E con circa un'ora d'anticipo rispetto al previsto, dal comignolo della Cappella Sistina si è alzata la seconda fumata nera. Dai due scrutini di questa mattina in Conclave non è uscito il nome del nuovo Papa. Altre due votazioni sono adesso in programma nel pomeriggio.
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Quella di ieri è stata una fumata nera insolitamente lunga  e che non ha lasciato spazio a dubbi tra i fedeli, riuniti in piazza San Pietro, per aspettare l'esito della votazione.
Appena il fumo è cominciato a uscire dal comignolo, che campeggiava sui quattro maxischermi, montati in piazza san Pietro, si è levato un grido tra la folla che però si è subito tramutato in una forte esclamazione di delusione. "Eccola, eccola" hanno gridato molti dei presenti a piazza San Pietro, mentre dai maxischermi scorrevano le immagini del denso fumo nero che esce dal camino.

Tra la folla che assisteva alla fumata nera, c'era anche l'ex premier Romano Prodi. Prodi, come spiega Sandra Zampa, collaboratrice del Professore, era arrivato nel tardo pomeriggio per un'intervista con una tv americana, accreditata al conclave. Terminato il colloquio, l'ex premier si è fermato per attendere anche lui, come le migliaia di fedeli e turisti in piazza San Pietro, il responso della prima giornata di conclave.
Il fumo nero è continuato a uscire dal comignolo per una decina di minuti, bruciando, come prevede il rito dell'elezione del Pontefice, le schede con i voti dei 115 cardinali elettori. I pronostici della vigilia sono stati dunque rispettati. Lo stesso portavoce della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, aveva osservato che molto difficilmente il primo scrutinio conduce alla nomina del nuovo Pontefice. Il protrarsi dell'attesa per la fumata, ben oltre le 19, aveva fatto nascere tra la folla, riunita in San Pietro, la speranza che per una volta il nuovo Papa arrivasse all'inizio del conclave. Ma così non è stato, come si aspettavano tutti gli osservatori.

Il Conclave era iniziato nel pomeriggio con la processione dei cardinali dalla Cappella Paolina alla Cappella Sistina. Era seguita la tradizionale formula del giuramento, prevista dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, pronunciata dapprima dal cardinale Giovanni Battista Re, che in conclave svolgerà le funzioni di decano e poi dagli altri porporati. Al termine delle procedure di giuramento dei cardinali, il Maestro delle Celebrazioni pontificie, monsignor Guido Marini, ha pronunciato la tradizionale formula 'Extra Omnes'. Tutti gli estranei lasciano la Cappella Sistina e inizia ufficialmente il Conclave dei 115 cardinali elettori.
Una esortazione all'unità della Chiesa e alla collaborazione con il futuro Papa viene poi lanciata dal cardinale Sodano. "Tutti noi dobbiamo collaborare a edificare l'unità della Chiesa", ha sottolineato Sodano citando la lettera di San Paolo apostolo agli Efesini.
I cardinali, riuniti in Conclave nella Cappella Sistina, hanno votato per eleggere il nuovo pontefice, ma nessuno di loro ha raggiunto il quorum di almeno due terzi dei voti, ovvero 77 sui 115 totali, per la nomina a Papa.

I cardinali sono tornati oggi a votare, entrando letteralmente in clausura con l'avvio del Conclave. Finestroni oscurati in Sistina per evitare che occhi indiscreti possano carpire qualche segreto all'interno, tapparelle serrate anche a Santa Marta, la residenza all'interno del Vaticano, dove i 115 cardinali elettori alloggeranno fino a elezione compiuta. Qui i cardinali vivranno in questi giorni, accuditi dalle suore di Santa Marta. L'austerity la farà da padrona in Conclave: in tavola, i cardinali, che almeno in questo caso saranno liberi di decidere accanto a chi sedersi (le stanze sono state sorteggiate, i posti in Sistina sono già stabiliti) potranno gustare principalmente verdure bollite, minestrone e pasta.

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13 marzo 2013
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