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Seconda udienza del processo sulla trattativa Stato-mafia

Il gup Piergiorgio Morosini nella seconda giornata, a porte chiuse, dell’importante procedimento

15 novembre 2012

La Terza sezione civile della Corte d'Appello di Palermo ha respinto l'istanza di ricusazione del gup Piergiorgio Morosini, titolare dell'udienza preliminare del procedimento sulla trattativa Stato-mafia.
La richiesta era stata presentata dal legale di uno dei dodici imputati, l'ex ufficiale del Ros, Giuseppe De Donno, che aveva sostenuto che il giudice avesse già anticipato una valutazione sulle vicende oggetto del procedimento. In particolare nell'istanza si sosteneva che il gup avesse espresso un convincimento sulla trattativa, perdendo in questo modo l'imparzialità, nel libro "Attentato alla giustizia" da lui pubblicato l'anno scorso e in alcune interviste rilasciate durante la presentazione del volume.

Contestazioni, quelle del legale di De Donno, non condivise né dal gup, che aveva deciso di non astenersi, né dal procuratore generale che, nell'udienza davanti alla Corte d'Appello, ha chiesto il rigetto dell'istanza.
I giudici hanno deciso ieri, nell'ultimo giorno utile - indicato dalla legge in cinque giorni -, vigilia della seconda udienza dedicata al procedimento sulla trattativa, che Morosini ha celebrato oggi nell'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo.

Udienza, la seconda, che si è celebrata ancora una volta a porte chiuse. Come la volta scorsa il gup Morosini ha comunicato che i legali di alcuni imputati - in tutto 12 - non hanno dato il consenso ad ammettere il pubblico.
Intanto, il pm del processo, Antonino Di Matteo, si è opposto alla costituzione di parte civile di Salvatore Borsellino e dei familiari degli agenti di scorta del giudice ucciso in via D'Amelio, che si sono costituiti oggi. Il pm si è opposto anche alla costituzione di parte civile dell'associazione antiracket di Marsala. Secondo l'accusa, la costituzione di parte civile di Borsellino e dei familiari delle scorte del magistrato non sarebbero legittimate perché non sussisterebbero i "presupposti formali e sostanziali" mentre le altre parti che chiedono di costituirsi parte civile come il Comune di Palermo o il Centro Pio La Torre sarebbero legittimati.
Il gup, deciderà preliminarmente sull'ammissione delle parti civili.

[Informazioni tratte da ANSA, Adnkronos/Ign, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]

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15 novembre 2012
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