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Secondo Berlusconi il problema rifiuti a Palermo è stato risolto

''Abbiamo risolto tutti i contrasti con l'Amia e Palermo entro 9 giorni sarà pulita''

05 giugno 2009

"Palermo produce 1.000 tonnellate di rifiuti al giorno. C'erano 4.000 tonnellate di rifiuti non raccolti per dei contrasti tra il Comune e la società di gestione (l'Amia, ndr). Abbiamo risolto questi contrasti e abbiamo avviato la raccolta inviando anche l'esercito. In nove giorni Palermo sarà pulita". Insomma, Berlusconi non ha dubbi: problema risolto!
Così il premier ha descritto ieri la situazione palermitana intervistato da Maurizio Belpietro a "Mattino 5".

Ma, qualunque sia la convinzione del Cavaliere, i disagi nel capoluogo siciliano sono ancora tanti e gravosi. Vero è che la raccolta dei rifiuti, da parte dei dipendenti dell'Amia e dei militari dell'esercito, continua ininterrottamente, ma è pure vero che a tre giorni dallo stop della protesta Palermo appare ancora sommersa dall'immondizia e la città continua a bruciare. La notte scorsa un incendio appiccato a due cassonetti ha rischiato di provocare la morte di un'anziana di 71 anni, rimasta soffocata nella sua abitazione, n via Gustavo Roccella. Il fumo denso e acre che si è sviluppato dal fuoco appiccato ad alcuni cumuli di pattume non ancora raccolti, ha invaso l'abitazione della donna, al piano terreno. L'anziana è stata soccorsa con un'ambulanza e ricoverata all'ospedale Civico con un principio di asfissia.
Nel corso della notte i vigili del fuoco hanno ricevuto una sessantina di segnalazioni, dal centro alla periferia della città, per altri roghi appiccati a cassonetti.

Alle 18 di ieri l'unità di crisi della prefettura ha reso noto che erano state conferite nella discarica a Bellolampo "1.146 tonnellate di rifiuti". La previsione per l'intera giornata era quella di raccogliere complessivamente 1.800 tonnellate, "quasi il doppio della produzione quotidiana", aveva precisato la prefettura. Sulle strade, quindi, sono rimaste circa tremila tonnellate di spazzatura.
L'Amia sta impiegando 60 autocompattatori, oltre a 4 compattatori più 2 autocarri con benna messi a disposizione dalla Regione. Il prefetto di Palermo, Giancarlo Trevisone, ha rivolto a tutte le amministrazioni coinvolte nella gestione delle criticità "l'invito a contribuire con tutte le potenzialità e le risorse a disposizione, in particolare con tutte quelle preventivate nella riunione tecnica di coordinamento tenutasi in Regione".

Ieri dalla Protezione civile sono arrivate tre grosse pale, una delle quali capace di movimentare fino a 25 tonnellate di rifiuti, per alleggerire la discarica di Bellolampo che ha sfiorato il collasso. Infatti la quarta vasca è quasi colma.
Sempre ieri una visita alla discarica palermitana è stata fatta dal ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, arrivata in Sicilia per partecipare a un vertice in prefettura. Il ministro ha assicurato tempi strettissimi per la realizzazione di una quinta vasca a Bellolampo: "Il 10 giugno a Roma verrà presentato il progetto esecutivo"
Il ministro ha poi bacchettato la città per i livelli inesistenti di raccolta differenziata ("inaccettabile che sia ferma al 4 per cento") e ha annunciato che il 22 giugno verrà presentato il progetto pilota di raccolta porta a porta per i quartieri Libertà-Politeama, che interesserà circa 120 mila abitanti. "Il progetto di sensibilizzazione verrà svolto porta a porta dagli operatori dell'Amia e dalle associazioni di volontariato", ha detto il ministro. Marcello Caruso, presidente dell'Amia, ha voluto subito specificare che quanto inteso dal ministro non presuppone nuovi precari per la raccolta dei rifiuti: "Saranno i nostri dipendenti a svolgere l'intero servizio. Le associazioni di volontariato a cui faceva riferimento il ministro sono i movimenti giovanili, per esempio Addiopizzo, che potrebbero essere coinvolti per sensibilizzare la città alla raccolta differenziata. Non c'è alcuna intenzione di creare illusioni. Non ci sarà alcun nuovo precario".

E se per Berlusconi Palermo "sarà ripulita in nove giorni", secondo il dirigente della Protezione civile regionale Salvatore Cocina "l'emergenza potrebbe rientrare prima del previsto".
Il sindaco Diego Cammarata si è detto soddisfatto dei ritmi della raccolta e con ottimismo vede già dietro l'angolo la risoluzione dell'emergenza.
Di parere opposto il centrosinistra: "Questi interventi sono solo di facciata". Ieri mattina i deputati del gruppo Pd all'Assemblea regionale sono entrati a Sala d'Ercole, dove era prevista una seduta straordinaria, con sacchi pieni di immondizia. Una maniera per accusare il centrodestra di fare "spot elettorali" invece di fare un immediata verifica sulla gestione dell'Amia.
Il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, che ieri ha incontrato il ministro Prestigiacomo, ha spiegato che la procura ha già avviato un'indagine su possibili falsi in bilancio: "Se ci fossero sviluppi penali - ha aggiunto Messineo - li valuteremo con attenzione".

Polemico con il centrodestra, premier in testa, anche il senatore Fabio Giambrone, commissario regionale di Italia dei valori: "Berlusconi mente sapendo di mentire. Parla di contrasti risolti tra il comune e l'azienda Amia relativi a una gestione precedente. Contrasti? Chiami le cose col giusto nome: gestione clientelare, danno erariale, incapacità". "Vogliamo ancora una volta ricordare - ha aggiunto Giambrone - che il centrodestra e il sindaco Cammarata malgovernano la città da otto anni. Se davvero si voleva risolvere il problema il sindaco avrebbe dovuto dare seguito alla querela nei confronti dei vertici dell'Amia che hanno per anni perpetrato uno scempio e ora che la pentola è stata scoperchiata chi dovrebbe prendersi in toto la responsabilità, dissimula la realtà". 

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]

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05 giugno 2009
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