Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Secondo Marchionne produrre auto a Termini è ''insostenibile''

Per l'ad di Fiat lo stabilimento siciliano deve andare verso la riconversione ma i sindacati non ci stanno

27 giugno 2009

Nessun rischio di chiusura per i due stabilimenti della Cnh di San Mauro (Torino) e Lecce mentre per Termini Imerese è "insostenibile" poter pensare di continuare a produrre vetture, anche se la regione Sicilia dovesse garantire nuove infrastrutture.
Sono state chiare le parole dell' amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, parlando a margine del Consiglio Italia-Usa.
"Per il momento non vedo nessun rischio di chiusura per San Mauro e Lecce perché riordinando la produzione nello stabilimento di Imola in questi due dovremmo assicurarne il futuro". Per Termini Imerese "la conversione è un progetto ancora da intraprendere ma da fare con serenità avendo un obiettivo chiaro. La gente - ha invece osservato Marchionne - reagisce in maniera irrazionale, io ho aperto la porta ad un intervento della regione e del governo per cercare una soluzione che vada bene anche per la Sicilia. E' impossibile concepire la continuità di quello stabilimento come un asset produttivo di vetture considerando che non esiste il minimo livello di indotto intorno a quello stabilimento. E' una cosa che non può essere sostenuta: non c'é niente intorno e i costi di logistica sono enormi". Marchionne ha quindi escluso un futuro per Termini anche "se la Regione Sicilia dovesse investire nelle infrastrutture".

"Le affermazioni fatte da Marchionne sono gravissime. Strano che il deserto industriale descritto attorno allo stabilimento termitano per giustificare la scelta di mancata sostenibilità economica per la produzione di auto fosse, invece, fino a venti mesi fa per Fiat sede di un rilancio che prevedeva due linee produttive di auto, investimenti per l'indotto e 3000 nuove assunzioni". Questo è quanto detto dal segretario generale della Fiom siciliana, Giovanna Marano, commentando le parole dell'ad del Lingotto. "La sensazione - aggiunge - continua a essere che le operazioni di riposizionamento internazionale di Fiat con gli alleati acquisiti e futuri abbiano già previsto lo stabilimento siciliano come vittima sacrificale. Si confermerebbe così un vecchio copione del Sud che paga sempre il prezzo più alto".

"Le dichiarazioni dell'a.d. Sergio Marchionne su Termini Imerese in primis e Cnh poi, sono gravi. Speriamo si tratti di un incidente di percorso". Questa invece la dichiarazione in una nota del segretario nazionale dell'Ugl Metalmeccanici Giovanni Centrella. "Marchionne - aggiunge Centrella - comprenda l'importanza di questi siti produttivi dove ci sono lavoratori che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro e intere famiglie che ne pagherebbero le conseguenze, per non parlare di tutto l'indotto che ruota intorno a Fiat". "Al tavolo con il governo - ricorda il sindacalista - Marchionne ha dichiarato che non sarà chiuso alcuno stabilimento e che sta gestendo la crisi in modo responsabile, lo faccia a partire dalla salvaguardia degli stabilimenti più vulnerabili".

"L'a.d. di Fiat Sergio Marchionne ieri ha fatto sapere che la conversione per lo stabilimento di Termini Imerese è inevitabile. La Uilm di Palermo rimane convinta che la produzione delle vetture deve continuare, nel rispetto dell'accordo del 9 aprile 2008 che affidava al sito una missione produttiva". Queste infine le parole del segretario della Uilm-Uil di Palermo, Vincenzo Comella. "Malgrado i ritardi della politica regionale - aggiunge - governo nazionale e regionale, Fiat e organizzazioni sindacali devono incontrarsi per definire i modi e tempi di come rendere competitiva l'area di Termini Imerese. Ci sono i presupposti per far diventare grande un'area industriale e visto che produrremo la Ypslon attuale, motorizzata euro 5 fino al 2011, c'è il tempo per realizzare tutto ciò". Per Comella "è opportuno parlare intorno a un tavolo, perché è piu costruttivo e non attraverso le agenzie di stampa, quindi ci aspettiamo al più presto una data".

[Informazioni tratte da Ansa.it, SiciliaInformazioni.com]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

27 giugno 2009
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia