Secondo un'inchiesta del ''Sole 24 ore'' Messina sarebbe la città italiana dove si vive peggio
Per il secondo anno consecutivo va alla città dello Stretto la maglia nera della vivibilità
Che in Italia non esiste nessuna città, in tutto e per tutto, veramente a misura di bambino, c'è l'ha detto Legambiente con il rapporto ''Ecosistema Bambino 2005'' (leggi qui).
Poche settimane prima del rapporto appena citato, il "Sole 24 ore" aveva stilato un dossier sulla vivibilità di 103 province italiane.
Il dossier del quotidiano economico ha preso in considerazione sei aspetti: tenore di vita, affari e lavoro, servizi e ambiente, criminalità, popolazione e tempo libero. Ciascuno degli aspetti corrispondeva a sua volta a sei indicatori: per esempio i depositi in banca, le pensioni, i tassi per i prestiti alle imprese, le infrastrutture, i divorzi, i furti d'auto, la frequentazione dei cinema.
Al top della classifica 2004 sulla vivibilità Bologna ha conquistato il primo posto, scalzando Firenze, che aveva ottenuto il podio più alto l'anno precedente, che ha comunque preceduto nella top ten, Milano, Trento, Forlì, Trieste, Siena, Aosta, Gorizia e Bolzano.
La maglia nera è andata, come nel 2003, alla città di Messina.
A dare la volata a Bologna sono i "buoni" voti ottenuti nelle classifiche di tappa su tenore di vita, tempo libero, affari e lavoro. Qualche esempio: 27.500 euro il valore aggiunto annuo pro capite (20 mila euro la media), una disoccupazione al 2,3% e, per le imprese, favorevoli condizioni d'accesso al credito.
E, anche se il Sud ha mostrato settorialmente segnali di recupero, il divario con il Centro-Nord resta ampio: per trovare nella classifica generale una città più a sud di Roma (quattordicesima) o comunque di una regione meridionale bisogna arrivare dopo il sessantesimo posto, con Cagliari (numero 62), Sassari (63), Potenza (66).
A chiudere la pagella, come accennato, c'è ancora una volta Messina, dove sono tutti "bassi" i posizionamenti nei sei capitoli dell'indagine del "Sole 24 ore".
Per quanto riguarda le grandi città, poche sorprese rispetto al 2003: a parte il salto di Bologna, Milano conferma la seconda piazza, Roma scende di poco (sei posizioni ma esce dalla top ten), Torino sale di due posti, mentre Napoli, Bari e Palermo si trovano sotto l'80esima posizione.
L'inchiesta del Sole 24 Ore è stata accompagnata quest'anno da una domanda in più: qual è la provincia in cui si vorrebbe vivere (esclusa la propria). Al quesito, un intervistato su quattro ha indicato Firenze. Tra le preferite, al secondo posto Roma, quindi Siena, Bologna, Perugia.
In coda alla classifica, penultima Milano, ultima Vibo Valentia, in Calabria.