Segreti di famiglia
Con questa pellicola un grande come Coppola ritorna ad uno sperimentalismo intimista e indipendente
Noi vi segnaliamo...
SEGRETI DI FAMIGLIA
di Francis Ford Coppola
Il diciassettenne Bernie arriva a Buenos Aires per ritrovare suo fratello, che dieci anni prima ha abbandonato New York e la famiglia deciso a non avere più niente a che fare con suo padre Carlo, acclamato direttore d'orchestra. Bernie troverà il fratello che ora si fa chiamare Tetro ed è diventato un brillante scrittore, ma malinconico e disilluso dalla vita con un carico di ricordi amari e di fantasmi del passato...
Anno 2009
Tit. Orig. Tetro
Nazione Usa, Argentina
Produzione Francis Ford Coppola per American Zoetrope, Tornasol Films, BIM Distribuzione
Distribuzione BIM
Durata 127'
Regia, Soggetto e Scenaggiatura Francis Ford Coppola
Con Vincent Gallo, Alden Ehrenreich, Maribel Verdú, Klaus Maria Brandauer, Carmen Maura, Rodrigo De La Serna, Sofía Gala
Genere Drammatico
In collaborazione con Filmtrailer.com
La critica
"Girato in bianco e nero, colore per i flashback, l'ultimo Coppola (anche scritto e sceneggiato) è un film d'autore a tutti gli effetti: indipendente, quasi autobiografico e colto[...] Film d'apertura della "Quinzaine des réalisateurs", Tetro non è il film più riuscito di Coppola, ma il suo più personale. Il quasi diciottenne Benjamin sbarca a Buenos Aires, dove l'adorato fratello Angelo (si fa chiamare Tetro ed è Vincent Gallo, sguardo-laser) vive in esilio volontario dal padre, il celebre direttore d'orchestra Carlo Tetrocini".
Roberto Nepoti la Repubblica'
"Dopo la falsa partenza con l'ambizioso e non riuscito 'Un'altra giovinezza', Coppola ritorna alle origini, con un mix tra bianco e nero raffinato e colore, la storia girata nella Boca a Buenos Aires di uno scrittore frustrato e squilibrato che s'innamora della sua psichiatra."
Stefano Ciavatta 'Il Riformista'
"L'ottimo cast (che coppia Maribel Verdù e Vincent Gallo, buona la prova del protagonista Alden Ehrenreich, scelto dopo il forfait di Matt Dillon) e i guizzi da campione non riescono a risollevare un film troppo confuso, discontinuo, piegato su se stesso."
Boris Sollazzo 'Il Sole 24 ore'
"La forza sperimentale e visionaria del film, il suo sguardo che spazia (anche) tra Michael Powell, Orson Welles e l'opera, parlano da soli: Coppola - in questa nuova versione 'totale (sceneggiatore, regista, produttore e, almeno in Usa, anche distributore) - realizza non solo il presente del cinema ma una visione di indipendenza che insegue da sempre e che aveva dovuto mettere in pausa per una decina d'anni."
Giulia D'Agnolo Vallan 'Il Manifesto'
"Drammone familiare, tra mélo e tragedia greca, 'Tetro' è tutto girato a Buenos Aires in bianco e nero, ad eccezione dei flashback e delle scene musicali. Il film, accompagnato da brani d'opera, comincia quando il giovanissimo Bennie (Eherenreich) sbarca in Argentina alla ricerca del fratello maggiore Angelo (Gallo), partito anni prima senza lasciare tracce per sfuggire al padre, celebre e dispotico direttore d'orchestra (Klaus Maria Brandauer) e al senso di colpa per aver ucciso la madre in un incidente d'auto."
Gloria Satta 'Il Messaggero'
"Coppola esce dalle secche di 'Eliade', ispiratore del suo ultimo film, e conferma la freschezza di un grandissimo vecchio, certamente il più grande narratore d'immagini vivente. 'Tetro' rischia di essere il capolavoro del festival."
Andrea Martini 'Quotidiano Nazionale'
"Coproduzione italiana, la pellicola gioca sui contrasti anche visivi: il bianco e nero con inserti musicali a colori e un'ambientazione nel caratteristico quartiere di Buenos Aires 'La Boca' che Coppola esalta da par suo."
Alessandra Magliaro 'La Gazzetta del Mezzogiorno'
"'Tetro' è un film formalmente sperimentale come lo poteva essere il Godard di Fino all'ultimo respiro nel '60: un bianco e nero illuminato da tondi fanali, lunghi neon e filamentose lampadine, simbolici ricordi traumatici del passato dei Tetrolini; flashback colorati fino alla saturazione, impregnati di tinte forti alla Powell e Pressburger. Coppola, con pochissimi mezzi a sua disposizione, non è mai stato così sicuro del proprio sguardo e così emotivamente evocativo. Tetro è film che viene dal cuore (di tenebra) del suo autore e poco dalla convenienza contingente di committenti che questa volta non ci sono. Producono, appunto, la Zoetrope dei Coppola e la Bim di De Paolis."
Davide Turrini 'Liberazione'
"Bianco e nero che omaggia il neorealismo, colori saturi di gusto dubbio, si salvano due scene dal 'Coppelia'."
Maria Rosa Mancuso 'Il Foglio'
"La speranza che si stia per assistere a qualcosa di grande dura 10 minuti. Poi inizia una catena di assurdità, dialoghi enfatici, situazioni senza senso (...) Qualcuno ha detto che in molti momenti del film si ha la sensazione che Coppola stia imitando lo stile e il tono del peggior Almodovar. Non esagera. Vedere per credere."
Carlos Boyero 'El Pais'
Film d'apertura alla 41ma Quinzaine des réalisateurs, Cannes 2009 - Presentato al 27mo Torino Film Fest (2009) nella sezione "Festa Mobile".