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Sempre più a destra...

La Destra di Storace ha sancito una nuova alleanza con Berlusconi e annuncia l'ingresso di Nello Musumeci nella squadra di governo

20 settembre 2010

"Non trovate Nello Musumeci? Andatelo a cercare a palazzo Chigi". Francesco Storace si affida ad una battuta per annunciare, qualora ci fosse qualcuno tra i militanti della Destra che ancora non lo avesse capito, che la ritrovata sintonia con Silvio Berlusconi e la maggioranza del centrodestra è sancita dall'ingresso di Musumeci nella squadra di governo. Certo, date ancora non ce ne sono, ma nell'ultimo giorno della kermesse nazionale del partito a Taormina i complimenti al sottosegretario 'in pectore' non mancano.
Una festa, quella della Destra, che ha avuto il suo clou con la partecipazione sabato del premier e che, come dice lo stesso ex ministro della Salute, "sancisce il ritorno sulla scena. Ora - ha aggiunto Storace - è il momento della risalita".
L'ex governatore del Lazio ha approfittato dei saluti finali per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. E ha puntato il dito contro gli ex compagni di partito di Alleanza Nazionale ed in particolare contro Gianfranco Fini: "Ho una frase in mente dai primi di aprile del 2008, lessi un'intervista di Fini al Messaggero. Ad un certo punto gli fecero una domanda su di me e lui disse: Storace è il passato. Caro Fini, ora ti dico: il passato ritorna", e ha poi aggiunto: "Gianfranco Fini è un presidente offshore".
Il leader della Destra non ha esitato a chiedere le dimissioni di Fini da presidente della Camera: "lo deve fare soprattutto dopo le ultime notizie legate a quella vicenda e che indicano nella stessa persone locatore e locatario".

Storace non ha risparmiato critiche neanche alla decisione di Gianfranco Miccichè di fondare un nuovo partito e lasciare il Pdl: "Non ho avuto modo di parlare in privato con lui, se lo avessi fatto gli avrei detto di quanto è difficile fare un partito". Sulla nuova giunta di Raffaele Lombardo appoggiata dai finiani e dal Pd, Storace è stato duro: "Per usare un espressione inglese dico è 'na schifezza".
L'ex ministro della Salute non ha risparmiato qualche frecciatina nemmeno ai diversi esponenti del governo, e ha ringraziato invece il ministro per l'Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi "per aver partecipato alla festa. È stato l'unico - ha detto tra le risate della platea - che non ha aspettato di sapere se Berlusconi sarebbe venuto per accettare l'invito". Ai suoi militanti, infine,  il segretario ha chiesto di "rimboccarsi le maniche" perché "inizia il momento della risalita e la destra deve tornare ad essere protagonista".

Un appello che ha fatto suo anche Nello Musumeci. Sul palco con Storace ha citato il partito come "esempio di linearità. Ai tetti del potere abbiamo preferito la rinuncia. Ora abbiamo la consapevolezza di sapere che l'Italia ha bisogno anche di noi, ha bisogno di una destra popolare che si contrappone alla politica elitaria".
"Siamo pronti: vogliamo essere alleati leali e responsabili. Non sappiamo ancora quali saranno le scelte del presidente del Consiglio, ma ci sentiamo motivati a condividere responsabilità di governo e a portare il nostro entusiasmo e la nostra passione in una coalizione purtroppo sfilacciata per responsabilità facilmente ben individuabili. Credo sia legittimo che Silvio Berlusconi venga messo nelle condizioni di governare per il resto della legislatura. Se è a Palazzo Chigi, non è certo per aver vinto un concorso truccato ma perché gli italiani hanno compiuto liberamente questa scelta". "Vorrei esprimere anzitutto gratitudine al premier Berlusconi per questa apertura alla Destra - ha rimarcato l'ex presidente della provincia di Catania, per tre volte parlamentare europeo con An - che assume per noi, ma credo per l'intero quadro politico italiano, un significato particolare. Cade un veto nei confronti di una comunita' umana e politica che, con un bagaglio di esperienza di governo e con un solido patrimonio di credibilità, è stata tenuta fuori dalla coalizione solo per una logica di risentimenti e di odii da parte di qualcuno che, allora, era tra i leader del centrodestra''.
A chi gli ha chiesto se sarà proprio lui il nuovo sottosegretario, Musumeci ha replicato: "Credo non sia importante il nome di chi, al'interno della Destra, andrà a ricoprire eventuali ruoli di governo. E' invece importante che la Destra venga messa nelle condizioni di profondere le energie dei propri uomini con la passione, la competenza e la trasparenza che in questi anni ne hanno caratterizzato l'azione. Una politica fatta sul territorio e a fianco della gente, con il nostro segretario Storace in testa e con un radicamento che non ha conosciuto tregue neanche quando abbiamo dovuto affrontare strade in salita e vento contrario".

[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it, Adnkronos/Ing]

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20 settembre 2010
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