Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Sempre più isolati!

Il nuovo piano di Ferrovie dello Stato prevede per la Sicilia: soppressione dei treni a lunga percorrenza e centinaia di esuberi

04 febbraio 2015

Soppressione dei treni a lunga percorrenza, dismissione di una nave ed esuberi per cento lavoratori.
È questo, in estrema sintesi, il piano che il direttore delle Risorse umane di Ferrovie dello Stato, Stefano Savino, ha illustrato lunedì a Roma ai rappresentanti sindacali della federazioni nazionali dei trasporti. Un piano che secondo Fit-Cisl e OrSa mette a rischio la coesione del Paese.
Dal 13 giugno entrerà in vigore il nuovo orario e sarà allora che verranno soppressi gli intercity giornalieri e un intercity notte. Di fatto, la continuità territoriale sarà garantita soltanto da due treni notturni e una nave che effettuerà 18 corse per il trasporto dei convogli al di là dello Stretto.
E non finisce qui. Alla soppressione dei treni di lunga percorrenza si aggiungono i tagli al personale. L’azienda, infatti, ha annunciato esuberi per 100 unità, di cui 42 precari trimestrali. Ma secondo le previsioni dei sindacati, tra personale mobile delle ferrovie, addetti alla manutenzione e dipendenti delle aziende dell’indotto, a rischio ci sarebbero circa 700 posti di lavoro.

"Ci hanno detto che il ministero dal 23 dicembre ha provveduto al taglio del finanziamento di 46 milioni di euro previsto per l’attraversamento dello Stretto", ha raccontato Michele Barresi del sindacato OrSa. Un taglio da capogiro che costringerebbe Fs a ridurre l’attraversamento ai minimi termini, sopprimendo tre treni e due navi. Resterà un solo Ferry Boat dal prossimo giugno per portare i siciliani in percorrenza da Siracusa o da Palermo fino a Roma senza dover scendere dal treno.
Così un attimo dopo il giuramento del primo siciliano come presidente della Repubblica, la Sicilia si sente tagliata fuori dal resto d’Italia e con una disoccupazione ulteriormente aggravata.
Per questo motivo il presidente Rosario Crocetta ha inviato una nota al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi al quale ha chiesto un incontro urgente. "I tagli - sostiene il presidente Crocetta - penalizzano pesantemente le comunicazioni da e verso la Sicilia, danneggiando fortemente il turismo. Per questa ragione è stato richiesto un incontro urgente al Ministro dei Trasporti, per cercare di bloccare quest'ulteriore misura penalizzante per lo sviluppo economico della Sicilia".

L’assessore siciliano alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo, richiama all’ordine le Ferrovie dello Stato: "Non ci hanno comunicato nulla allo stato attuale. Mi preme dunque ricordare ai vertici di Fs che prima di qualsiasi passaggio interno devono confrontarsi con le Istituzioni. E in quanto rappresentante di questa regione io non ci sto. Non ci risulta un taglio del Ministero. Se ci fosse un disinvestimento dello Stato sulla continuità territoriale sarebbe gravissimo ma ad oggi non è così. Perciò mi pare di dover fare i conti con una dicotomia a questo punto incomprensibile, proprio quando lo Sblocca Italia ci consente di migliorare la linea ferroviaria, proprio quando recuperiamo uno stanziamento di 30 milioni per il servizio Metromare, Trenitalia decide questa riduzione? E quale fretta induce le Ferrovie ad annunciare un taglio prima ancora che sia realizzato un servizio degno di questo nome? Non voglio crede a un simile errore strategico". "Mi aspetto invece - continua Pizzo - che mi venga presentato un piano di miglioramento, in cui la Sicilia possa godere di un servizio ferroviario europeo. Non siamo certamente affezionati a quello attuale, quando i tempi di percorrenza sono da terzo mondo e le vetture desuete. Non intendo ragionare su un peggioramento ma in linea con il rafforzamento della linea ferroviaria Catania-Messina-Palermo sono pronto ad ascoltare quale miglioramenti Ferrovie dello Stato abbia in serbo per i passeggeri siciliani".

Però, secondo quanto comunicato da Savino, direttore delle Risorse umane di Fs, è dal ministero dei Trasporti che arriva il problema, una carenza di fondi che non garantisce nemmeno i 30 milioni di cui ha parlato l’assessore Pizzo, per finanziare il servizio Metromare.
I fondi sono rimasti impantanati tra i gangli della burocrazia e comunque, quando saranno disponibili, dovranno essere destinati in prima battuta a sovvenzionare il traghettamento dei treni rimasti, il collegamento veloce e il trasporto dell’utenza ferroviaria.

- La zattera di pietra... (Guidasicilia.it, 02/02/15)

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

04 febbraio 2015
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia