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Sempre più vecchi e sempre più soli. Questa la più grande emergenza sanitaria in Sicilia

Il rapporto della FADOI sulla salute dei siciliani

07 maggio 2005

''In Sicilia, la più grande emergenza è la solitudine degli anziani. Ma preoccupa anche il disagio dei giovani''. Lo dice Margherita Manfrè, direttore dell'Unità operativa di medicina interna dell'ospedale di Patti (ME) e presidente uscente della FADOI Sicilia (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), in occasione del 10° Congresso nazionale Fadoi che si è aperto mercoledì scorso a Napoli. Al congresso è stato presentato il Rapporto Fadoi ''L'Italia dice 33''.
In Sicilia - dice il rapporto -, non diversamente dalle altre regioni, la popolazione è sempre più vecchia per una bassa natalità (anche se assistiamo a una timida inversione di rotta) e una più bassa mortalità con l'allungamento della vita. Di conseguenza sono in crescita le patologie cronico-degenerative e le polipatologie; l'internista è sempre più chiamato verso la medicina della complessità: assistiamo a un calo delle patologie acute e a un aumento delle riacutizzazioni di patologie croniche.
Per la FADOI aumenta la popolazione dei ''sopravvissuti'' a ictus, infarto del miocardio acuto (Ima) e tumori e questo si deve alle terapie. ''Dando uno sguardo d'insieme - afferma Manfrè -, in Sicilia si sta meglio in salute rispetto agli anni passati e in questa realtà si vive più a lungo ma quando ci si ammala, in età avanzata, la malattia non è mai sola. Sono sempre più patologie ad aggredire l'organismo. Fra i due sessi, le donne stanno meglio degli uomini ma quando si ammalano stanno decisamente peggio''.

Questi i dati del rapporto Fadoi sulla Sicilia.

Come si sentono in salute i siciliani?
Quando gli esperti dell'Istat, era il 2002, hanno posto la domanda: ''Come si sente in salute?'', 74,7 siciliani su cento hanno risposto di sentirsi ''in buona salute'' (un anno prima erano stati in 78,8): in linea con la media italiana (74,7 su cento). Dei malati cronici solo 44,5 hanno dichiarato di sentirsi in buona salute (il dato italiano è 47,5 per cento).
Quali malattie tormentano di più i siciliani? Su cento siciliani affetti da malattie croniche 20,0 soffrono di artrosi e artrite (il dato italiano è 19,0); 12,1 soffrono di ipertensione (il dato italiano è 12,5); 7,7 di malattie allergiche (il dato italiano è 8,4); 6,9 di bronchite cronica, inclusa l'asma bronchiale (il dato italiano è 6,4); 6,7 di osteoporosi (il dato italiano è 6,6); 4,6 di disturbi nervosi (il dato italiano è 3,9); 4,4 soffrono di diabete (il dato italiano è 3,8); 3,6 di ulcera gastrica o duodenale (il dato italiano è 3,2); 3,1 di malattie del cuore (il dato italiano è 3,7).
In Sicilia si fuma di meno. Nel 2002 a fumare in Sicilia sono stati in 23,3 ogni cento abitanti (erano stati 24,1 nel 2001); gli ex fumatori sono stati 16,7. Fra i fumatori 95,5 su cento accendono la sigaretta: ogni giorno un siciliano fuma in media 16,1 sigarette. In Italia fumano in 23,7 (erano stati 23,8 nel 2001). Dei fumatori italiani, sono 95,5 quelli che accendono la sigaretta: il numero medio delle sigarette fumate al giorno è di 14,4.
La Sicilia a tavola. Sono 69,9 su cento i siciliani che fanno una prima colazione adeguata e 79,1 considerano il pasto più importante quello di mezzogiorno. Per 89,9 non manca mai un piatto di pasta, di riso o una porzione di pane almeno una volta al giorno. Le medie italiane: colazione adeguata 76,4; pasto principale a mezzogiorno 70,5; pasta, riso o pane almeno una volta al giorno 87,9. In Sicilia 86,6 pranzano a casa (75,7 in Italia); 1,2 al ristorante o in trattoria (2,8 in Italia); 1,1 in un bar (2,3 in Italia) e 3,2 siciliani pranzano sul posto di lavoro contro 6,3 italiani su cento.
La speranza di vita in Sicilia. In Sicilia, secondo le stime della speranza di vita alla nascita nel 2002 del Rapporto Osservasalute, per un uomo la speranza di vita è di 76,6 anni con 12,2 anni guadagnati tra il 1951 e il 2002. Per una donna è di 81,9 anni con 16,2 anni guadagnati tra il 1951 e il 2002. Per entrambi, meno della media italiana che è di 76,8 anni per i maschi e di 82,9 per le femmine. In Italia per gli uomini gli anni guadagnati tra il 1951 e il 2002 sono 12,9; per le donne sono 15,4.
Quanti giorni si passano in ospedale in Sicilia? Nel 2002 si è avuto un ricovero medio di 7,8 giorni. Al di sotto della media nazionale che è di 8,1 giorni. Questa la graduatoria italiana della degenza media: Molise e Piemonte (9,8); Lazio (9,7); Toscana (9,3); Emilia Romagna e Lombardia (8,2); Abruzzo e Trentino Alto Adige con 8,0 (Bolzano 8,0; Trento 8,0); Veneto, Puglia e Calabria (7,9); Sicilia (7,8); Marche (7,6); Liguria (7,5); Basilicata (7,4); Umbria (7,2); Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta (7,0); Campania (6,8); Sardegna (6,0).

Fonte: La Sicilia

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07 maggio 2005
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