Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Sequestrata un'impresa vicina al boss Messina Denaro

Si tratta della 'Calcestruzzi Mazara Spa', controllata da decenni dalla famiglia Agate

23 giugno 2009

Polizia e Guardia di Finanza hanno sequestrato stamani nel Trapanese beni per oltre cinque milioni di euro. Si tratta della "Calcestruzzi Mazara spa", controllata dal 1979 dalla famiglia mafiosa Agate, considerata al vertice di Cosa nostra trapanese e potente alleata del capomafia latitante Matteo Messina Denaro.
Il provvedimento di sequestro è del gip del Tribunale di Palermo, Antonella Consiglio, su richiesta dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia Teresa Principato, Piero Padova e Ambrogio
Cartosio.

Le indagini hanno permesso di evidenziare come l'attività imprenditoriale sia stata, nel corso degli ultimi trenta anni, "completamente asservita - dicono gli investigatori - alle attività di infiltrazione nell'economia della zona ordite dai vertici del mandamento mafioso di Mazara del Vallo". Così, l'impresa Calcestruzzi Mazara Spa, "è stata trasformata in uno strumento attraverso il quale, la famiglia mafiosa di Mazara del Vallo, ha potuto nel tempo realizzare i propri scopi criminali, a partire da forme di infiltrazione nell'economia legale, perfettamente rispondenti allo statuto tipico dell'associazione mafiosa".
Gli inquirenti ritengono che la Calcestruzzi Mazara, tanto nella sua dimensione "statica" di complesso di beni, quanto nella sua dimensione "dinamica" di attività di impresa, rappresenti uno strumento fondamentale, e per molti versi insostituibile, "per la realizzazione degli scopi criminali, non solo della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo, ma anche del relativo mandamento e, in definitiva, dell'intera associazione".

La società Calcestruzzi Mazara Spa, con sede in via Circonvallazione Statale 115, nella frazione Cartubuleo, a Mazara del Vallo, è stata costituita il 13 dicembre 1979 e quasi venti anni dopo, il 19 febbraio 1996, è stata iscritta nel registro delle imprese. Il capitale sociale, pari a 258.250 euro, totalmente versato, è suddiviso in 5 mila azioni ordinarie: duemila azioni ciascuno, sono intestate ai fratelli mazaresi Mariano e Giovan Battista Agate, di 70 e 67 anni, entrambi condannati con sentenza definitiva per associazione mafiosa, e Mariano Agate in particolare, nonostante stia attualmente scontando l'ergastolo, è tuttora considerato a capo del mandamento mafioso di Mazara del Vallo. Il titolare delle restanti mille azioni, con un valore nominale di 51.650 euro, è l'imprenditore Antonino Cuttone, mazarese di 73 anni, che ha gestito la società fino al suo arresto, lo scorso 16 febbraio nell'ambito dell'operazione antimafia 'Eolo', riguardante la realizzazione di un parco eolico a Mazara (LEGGI).

Dalle indagini emerge, inoltre, che revisore dei conti della "Calcestruzzi Mazara Spa", fino a due mesi fa, era l'attuale presidente del collegio dei revisori della Provincia regionale di Trapani, Cinzia Puma. La professionista, eletta lo scorso anno su indicazione del Pdl, invitata ufficialmente dal Consiglio provinciale a dimettersi, ha declinato l'invito e continua a ricoprire il suo posto. [Informazioni tratte da AGI, La Siciliaweb.it]

Lumia (Pd): "Un altro importantissimo colpo nell'agressione ai patrimoni mafiosi" - "Il sequestro della 'Calcestruzzi Mazara Spa' rappresenta un altro importantissimo colpo nell'aggressione ai patrimoni dei boss". Lo dichiara il senatore del Partito Democratico Giuseppe Lumia, commentando la notizia dell'operazione della Squadra Mobile e della Guardia di Finanza di Trapani. "Il sequestro di oggi - aggiunge Lumia - ci conferma la rilevanza del potere economico-finanziario della mafia e di Matteo Messina Denaro. La gestione delle imprese consente all'organizzazione di realizzare i suoi sporchi affari e di controllare e contaminare l'economia legale, con conseguenze devastanti per lo sviluppo del territorio. Su questo fronte non bisogna abbassare la guardia". "In questo momento - conclude il senatore del PD - di particolare vulnerabilità dell'organizzazione mafiosa, è necessario intensificare tutti gli sforzi per catturare Matteo Messina Denaro".

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

23 giugno 2009
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia