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Sereni, fiduciosi ed estranei ai fatti

I quattro politici siciliani indagati sul ''Tesoro di Ciancimino'' sono stati ascoltati dai magistrati

18 giugno 2009

Dopo le ultime dichiarazioni di Massimo Ciancimino, figlio del defunto Vito Ciancimino, ex sindaco di Palermo condannato per mafia, sul "tesoro" del padre e da lui in parte ereditato, i magistrati di Palermo Antonino Di Matteo, Antonio Ingroia e Roberto Scarpinato hanno fatto scattare le indagini su quattro politici siciliani illustri. Secondo le dichiarazioni di Ciancimino Jr., infatti, questi quattro politici avrebbero percepito somme di denaro appartenenti all'ex primo cittadino di Palermo. Soldi di cui si occupava il tributarista Gianni Lapis, anche lui condannato per riciclaggio insieme a Massimo Ciancimino. Il denaro in questione, sarebbe stato prelevato da un conto svizzero da un altro imputato condannato, l'avvocato romano Giorgio Ghiron.
I quattro politici indagati sono: Carlo Vizzini (Pdl), Salvatore Cintola, Saverio Romano e Salvatore Cuffaro dell'Udc. L'accusa per i quattro, secondo quanto riportato dai quotidiani la scorsa settimana, è di concorso in corruzione aggravata dall'aver favorito l'associazione mafiosa (LEGGI).

Nei giorni scorsi i pm di Palermo hanno ascoltato Salvatore Cintola (Udc) e il senatore Carlo Vizzini. Quest'ultimo, che appena ricevuto l'avviso di garanzia ha deciso di dimettersi subito da presidente della Commissione Antimafia, ha risposto per quasi tre ore alle domande di Di Matteo, Ingroia e Scarpinato. "Sono sereno e fiducioso del lavoro dei magistrati - ha detto il senatore ai cronisti all'uscita del palazzo di Giustizia di palermo -, perché estraneo ad ogni ipotesi di reato. Ho fornito tutti i chiarimenti che mi sono stati richiesti. Attendo ora di capire se saranno necessari altri approfondimenti".

Ieri i magistrati hanno interrogato l'ex presidente della Regione siciliana, Totò Cuffaro, indagato per corruzione aggravata dall'agevolazione di Cosa nostra. Un interrogatorio durato circa un'ora nella quale il senatore dell'Udc ha respinto le contestazioni che gli sono state mosse nell'inchiesta sul "tesoro di Ciancimino".

"Sono stato dai magistrati per rispondere alle loro domande sulle contestazioni addebitatemi. Avrei voluto portare il mio contributo all'accertamento della verità, ma non siamo stati posti nella condizione di farlo". Queste le prime parole di Cuffaro, all'uscita dal Palazzo di Giustizia.
L'ex governatore siciliano ha dunque respinto le accuse con una sola dichiarazione messa a verbale: "Mi dichiaro estraneo ai fatti, ma non rispondo se non mi vengono fatte contestazioni specifiche". Dopo avere ascoltato le accuse che gli vengono mosse dalla Procura, Cuffaro ha chiesto che gli venissero indicati gli episodi specifici di corruzione, i singoli atti che avrebbe posto in essere per agevolare il tributarista Gianni Lapis e Massimo Ciancimino. Non avendo ottenuto quel che chiedeva, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Lo si è appreso in ambienti giudiziari.
I pm si sono limitati ad elencare all'indagato le fonti di prova a suo carico, basate su dichiarazioni di Ciancimino e Lapis e su intercettazioni che, in attesa dell'autorizzazione del Senato, non sono utilizzabili. La verbalizzazione è durata circa un'ora.

"Sulla richiesta avanzata dal mio difensore di formulare in modo chiaro e preciso, come impone la legge, i fatti o il fatto, le prove o le condotte - ha precisato Cuffaro -, non mi è stato indicato un solo fatto o una sola condotta e, quindi, non ho potuto rispondere, pur essendomi recato in Procura per contribuire all'accertamento della verità". "Ho fatto comunque presente - ha concluso il senatore dell'Udc - di essere disponibile in qualsiasi momento e, nel loro silenzio, avanzeremo richiesta di archiviazione".
Prima che cominciasse l'udienza Salvatore Cuffaro rivolgendosi ai cronisti aveva spiegato che "l'unica carica che io rivestivo al tempo in cui c'era Vito Ciancimino perché lo hanno arrestato nel'84, era quello di consigliere comunale di opposizione a Raffadali (nell'agrigentino, suo paese natale, ndr). Mi pare alquanto difficile che io abbia potuto corrompere chicchessia o aiutare la società di Ciancimino". Alla domanda se conoscesse i Ciancimino, il padre Vito o il figlio Massimo, Cuffaro ha risposto: "Assolutamente, non conoscevo nessuno dei due". Ha, invece, confermato di avere conosciuto l'avvocato tributarista Gianni Lapis. "Sì lo conoscevo, i nostri erano rapporti sereni".

Dopo Cuffaro è stato interrogato il coordinatore regionale dell'Udc in Sicilia ed ex sottosegretario all'Interno, Saverio Romano, anch'egli indagato per corruzione aggravata.
Il parlamentare si è avvalso della facoltà di non rispondere "perché non sarebbe stato messo in condizione di difendersi dall'accusa di corruzione aggravata".
"Da qualche tempo i giornali raccontano di interrogatori, intercettazioni, in dispregio delle garanzie degli indagati e della riservatezza delle indagini, senza che alcuno nell'ambito delle proprie competenze prenda provvedimenti che impediscano divulgazioni di atti, che dovrebbero essere segreti. Ho evitato in questi giorni di partecipare a questa conferenza stampa allargata, per rispetto alla magistratura che mi aveva invitato a rispondere del reato di corruzione aggravata", ha detto Romano alla fine dell'udienza. "Oggi mi sono state fornite solo le notizie già apprese dai giornali e alla richiesta di conoscere quali fossero i fatti e le condotte che integrerebbero il reato - ha spiegato Romano - non mi è stato contestato un solo atto o fatto di corruzione. Ne ho preso atto senza avvertire alcuna sorpresa, perché so di non avere mai posto in essere condotte corruttive. Rimane il rammarico per la martellante campagna di stampa che oggi si rivela assolutamente ingiustificata. Mi auguro che la vicenda si avvii a rapida soluzione e che la stampa se ne occupi con la stessa generosità con cui ha sinora informato i lettori".

[Informazioni tratte da Ansa.it, Adnkronos/Ing, La Siciliaweb.it]

- Quattro politici siciliani indagati per il "tesoro di Ciancimino" (Guidasicilia.it, 11/06/09)

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18 giugno 2009
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