Sette proposte per Termini Imerese
Invitalia ha consegnato al ministero dello Sviluppo Economico una shirt list per la riconversione della Fiat siciliana
Ieri pomeriggio il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha ricevuto da Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, advisor del ministero per la riconversione del polo industriale Fiat di Termini Imerese, una short list per la riconversione del sito contenente i piani di impresa di 7 aziende su una base di 31 proposte pervenute: "il risultato di una dettagliata istruttoria compiuta dall'advisor Invitalia". "Come previsto - ha indicato il ministero - nei primi giorni di dicembre, il ministero convocherà un tavolo con la Regione Siciliana, Fiat, Anfia e l'advisor Invitalia per valutare, in funzione della convocazione con le parti sociali, i piani produttivi, gli aspetti economico-finanziari dei progetti presentati ed i relativi riflessi sui livelli occupazionali, tenendo anche conto dell'eventuale partecipazione delle pubbliche istituzioni nazionali e locali alla loro attuazione".
Tra le 7 proposte anche quella dell'imprenditore Gian Mario Rossignolo, patron del marchio De Tomaso, che prevede: due vetture, un mini-suv e una city-car per un totale di 35 mila auto all'anno, l'assunzione dell'intero personale diretto (1.456 lavoratori) e un investimento di circa 300 milioni di euro, 97-98 milioni dei quali come dote governativa. Avvio della produzione: 2012.
"Il governo convochi subito i sindacati che sono i soggetti più interessati alle proposte che Invitalia ha consegnato al ministero dello Sviluppo per la Fiat di Termini Imerese. Siamo in una fase clou, il ministro Romani non può annunciare la convocazione di una riunione con vari soggetti, escludendo il sindacato" ha detto il segretario della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone.
Per la Fiom "qualunque soluzione per Termini Imerese deve prevedere la salvaguardia di tutti i posti di lavoro, quelli diretti e quell'indotto, per un totale di 2.200 persone e prospettive di sviluppo e crescita della fabbrica". "In questo senso - sostiene Mastrosimone - la Fiat ha un ruolo chiave: deve garantire la continuità occupazionale per tutti i lavoratori".
Sulla proposta dell'imprenditore Rossignolo, Mastrosimone afferma: "Esprimeremo il nostro giudizio dopo avere letto il piano industriale". [ANSA]