Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Sgarbi è certo di diventare il sindaco di Salemi

Licenziato dalla Moratti e snobbato da Berlusconi l'eccentrico critico vuole fare il primo cittadino siciliano

14 giugno 2008

Sgarbi, show per fare il sindaco a Salemi
di Felice Cavallaro (Corriere.it, 14 giugno 2008)

Nella città che ospitò Garibaldi e poi allevò gli esattori Salvo, fra le pietre antiche e gli orrori moderni di una Salemi che tanti non sanno manco dove sta, sbarca Vittorio Sgarbi improvvisamente candidato sindaco, nel mezzo fra sei concorrenti. Qualche rapida incursione sicula, un paio di comizi e ieri sera gran show finale su un palco a chiedere voti accanto a tanti ex democristiani, compreso il suo primo sponsor, un ex inquisito dell'Antimafia, Giuseppe Giammarinaro, affiancato niente di meno che dalla star che piace a sinistra, Alba Parietti, e da "Patrick di Striscia la notizia", come annunciava un volantino acchiappapopolo.

Miscela strong per questo mattatore che proprio non se l'aspettava di farsi catapultare in Sicilia, "certo di vincere senza ballottaggio". E che ironizza sulla "responsabilità" da dividere equamente fra la Moratti e il Cavaliere. "Letizia mi ha licenziato su due piedi come un cameriere, mentre avevo lavorato benissimo da assessore per i milanesi". E il premier? "E' arrivato il tempo di Schifani a Palazzo Madama. Poi s'è fatto il governo con Bondi ministro della Cultura e io, che attendevo onori e glorie, mi sono ritrovato come nel monopoli a ricominciare da capo. Appunto, da sindaco. Ma solo perché la proposta m'è arrivata quando ero diventato una vittima dell'ingiustizia subita, né governo né assessorato...". E' il miracolo di Giammarinaro che ha colto l'attimo fuggente staccando a Sgarbi un biglietto di sola andata per la città dove il Pdl ha un suo candidato, Luigi Crimi, e il Centro sinistra si presenta diviso fra il sindaco uscente Biagio Mastrantoni e Alberto Scuderi, un cavallo del Pd azzoppato da un recentissimo avviso di garanzia legato a un posto da revisore dei conti al Comune di Mazara del Vallo.

Giammarinaro, colonna dell'Udc a Trapani, assolto dalle accuse di mafia dopo che era stato perfino latitante, ormai libero nei movimenti perché ha superato i quattro anni di sorveglianza speciale e obbligo di dimora, vuol dimostrare di esistere pensando alle Europee dell'anno prossimo. Sembrava finito, schiacciato da alcuni pezzi forti dell'Udc, a cominciare dal segretario provinciale, suo avversario. Ma lui ha fatto la magia e alla scadenza delle candidature nella sua Salemi ha estratto il coniglio dal cilindro. Presentandosi a braccetto con Sgarbi che replica a muso duro sul pedigree del suo amico: "Chi non ha avuto vicende giudiziarie? Anche Visco. Ma ogni vicenda ha una fine. E bisognerebbe processare semmai i magistrati che lo accusavano di essersi fatto cresimare da Andreotti". Indifferente alle querele, sgombra il campo dal "reato di cresima", e immagina il futuro di Salemi: "Un paese albergo, sede di una conferenza delle religioni nei quartieri arabi ed ebrei da restaurare...".
Lui parla e conquista perfino un candidato di sinistra che si dimette dalla sua lista, Nino Tilotta, fondatore della Rete di Orlando, collaboratore di Fava nei Siciliani, articoli per L'Ora e adesso certo: "Sarà il sindaco più libero. Anche da Giammarinaro".

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

14 giugno 2008
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia