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Sgarbi formalizza le sue dimissioni da sindaco

Prima di andare via definitivamente da Salemi, Sgarbi denuncia il prefetto e vede la concretizzazione del suo "Case a 1 euro"

15 febbraio 2012

Questa sera Vittorio Sgarbi formalizzerà in aula, nel corso di una seduta consiliare straordinaria, le dimissioni dalla carica di Sindaco di Salemi. Il Presidente Giusy Asaro ha convocato la seduta per le 19,00 con all’Ordine del Giorno le "Comunicazioni del Sindaco".
Nel suo intervento Sgarbi ripercorrerà gli anni alla guida della città e informerà i consiglieri sui contenuti del colloquio avuto a Roma con il Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri.

Intanto è stato reso noto il contenuto di un esposto che Sgarbi ha trasmesso al Ministro dell’Interno.
"Gli ispettori, con finalità a me non chiare ma di evidente efficacia politica, hanno rappresentato un’immagine totalmente distorta e infedele delle realtà politica ed amministrativa di Salemi". "A margine di un’inchiesta per riciclaggio, fatta dagli stessi organi cui è stato attribuito il sindacato ispettivo – spiega Sgarbi - hanno arbitrariamente e mendacemente ipotizzato una 'regia occulta' e un vero e proprio condizionamento mafioso di tutta l’attività amministrativa del Comune di Salemi".

"Ora, si dà il caso che non sia affatto 'occulto' che Pino Giammarinaro, nella funzione dichiarata (con nomina della segreteria provinciale di Trapani del 9 giugno 2007) di Commissario comunale della Democrazia Cristiana, sia stato l’animatore e il sostenitore della mia candidatura a sindaco, come risulta su tutti gli organi d’informazione dell’epoca e in un mio libro, 'Clausura a Milano. Da Suor Letizia a Salemi. E ritorno', e dalle stesse premesse nelle indagini della Questura di Trapani e della Stazione dei Carabinieri di Salemi. Avendo vinto le elezioni ed essendo il gruppo politico di Giammarinaro maggioranza in Consiglio comunale con l’elezione di 12 consiglieri - osserva il critico e Sindaco di Salemi - è inaccettabile e in perfetta malafede interpretare e presentare come 'regia occulta' la normale attività politica e la dialettica trasparente tra sindaco, assessori e consiglieri comunali di maggioranza. In democrazia le decisioni si prendono anche e inevitabilmente consultando la maggioranza, la quale ha nell’ex parlamentare Pino Giammarinaro non un 'regista occulto', ma un referente politico esplicito. Nell’azione deviata dall’inchiesta su Giammarinaro, densa di pregiudizi, e nelle conseguenti conclusioni degli Ispettori - argomenta Sgarbi - si cerca di avvalorare una realtà inesistente di condizionamenti con il continuo riferimento allo status, ripetuto con malizia, di 'ex sorvegliato speciale' di Giuseppe Giammarinaro, come per attribuirgli una pericolosità prevalente sul riconoscimento delle regole democratiche e dei diritti costituzionali di ognuno. Ritengo, con sgomento e costernazione, una grave minaccia alla democrazia l’interpretazione come 'pressioni' o 'regia occulta' di ciò che appartiene alla normale dialettica politica e democratica. La determinazione dell’accesso agli atti, solo per la città di Salemi, da parte di un Prefetto ingannato e orientato in una direzione sbagliata e non corrispondente al vero, deriva da una rappresentazione falsata della realtà, assolutamente arbitraria e diffamatoria.
Ed è ancora più intollerabile che ad esercitare l’acquisizione e il controllo degli atti del Comune siano stati incaricati rappresentanti gli stessi uffici della Questura e dei Carabinieri che hanno condotto le indagini in modo tendenzioso, approssimativo e non fededegno. Indagini ispirate da pregiudizi e non dalla verifica dei fatti, al punto da considerare i consiglieri comunali di maggioranza, regolarmente eletti, complici e, per perversa conseguenza, 'associati di mafia', pur non essendo Giammarinaro indagato per mafia. Si processi Giammarinaro
- conclude Sgarbi - ma non si trasformi la sua attività politica in una interferenza criminale".

E mentre Vittorio Sgarbi stasera lascerà la guida della città, si concretizza, dopo lunghi passaggi burocratici, l’idea-simbolo della sua sindacatura, il progetto delle "Case a 1 euro".
Lunedì 13 febbraio l’Ufficio del Genio Civile di Trapani, diretto dall’ingegnere Giuseppe Piazza, ha rilasciato il parere di compatibilità al progetto di variante al Piano Particolareggiato di Risanamento per i comparti C/7, C/9 e C/10 e dell’area denominata "Piano Cascio", ovvero alcune delle aree del "Progetto case a 1 euro".
In pratica il Genio Civile ha sancito la piena compatibilità delle previsioni progettuali con le condizioni geomorfologie del territorio da esse interessate. Questo aspetto è stato seguito dal geologo Caterina Caradonna.
Sulla variante al Piano Particolareggiato vi è già il nulla osta della Soprintendenza per i Beni Culturali. Adesso sia variante che le "Linee Guida per il recupero del Centro Storico di Salemi" (approvate nel dicembre del 2010 e redatte dall’architetto Lelio Oriano Di Zio su direttiva di Vittorio Sgarbi) dovranno passare all'esame finale del Consiglio comunale prima della pubblicazione del bando per l'assegnazione delle case.

 

 

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15 febbraio 2012
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