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Sgarbi si dimette da sindaco di Salemi

''Qui l'antimafia è anche peggio della mafia. Non ne posso più. Mi dimetto da sindaco di Salemi e vado via''

01 febbraio 2010

"Se per il lavoro di rinascita che ho fatto e faccio a Salemi con l'obiettivo di risollevarla dall'oblìo e dall'incuria in cui l'hanno tenuta i miei predecessori, debbo anche subire le indagini della Guardia di Finanza, mi dimetto in questo istante da sindaco".
Queste le parole dette ieri da Vittorio Sgarbi commentando una indagine della Guardia di Finanza che sta verificando le modalità di utilizzo di una vettura di proprietà del Comune. "Subire una indagine perché, con la benzina pagata per giunta di tasca propria dal Vice Sindaco, abbiamo prelevato e poi riaccompagnato all'aeroporto i giornalisti di quotidiani nazionali arrivati a Salemi per un convegno, e tra questi il responsabile delle pagine culturali del quotidiano 'La Repubblica', mi sembra semplicemente una vergogna che non posso tollerare. Invece di essere ringraziato, mi indagano. Mentre le mie denunce sulla mafia rimangono sostanzialmente inascoltate e non si fa nulla per capire come la mafia controlli gli impianti eolici, si impegnano le forze dell?ordine per stilare l'elenco di chi è salito sulla macchina, a che ora, per quanti minuti: si vergognino".
Sgarbi ha poi aggiunto: "Io non ho nessuna intenzione di mettermi a combattere anche quella che dovrebbe essere l'antimafia. So di avere come nemici la mafia, gli untori che compilano esposti anonimi e quella politica che teme ogni cambiamento, ma non posso accettare che debba difendermi anche dalla Guardia di Finanza per tutto quello che ho fatto a Salemi, che è sotto gli occhi di tutti, apprezzato in Italia come all'estero".

Oggi, all'indagine della Guardia di finanza sul presunto illecito utilizzo delle auto blu, si è aggiunta la notizia di un'altra indagine avviata dalla Dda dopo una lettera al quotidiano La Repubblica inviata dall'ex assessore comunale Oliviero Toscani. "Qui l'antimafia è anche peggio della mafia. Non ne posso più. Mi dimetto da sindaco di Salemi e vado via", ha annunciato oggi Vittorio Sgarbi, che si è detto "amareggiato" per quanto sta avvendo. "La Dda convoca i miei collaboratori e non me. Indaga sul nulla, perché la mafia a Salemi non c'è". Per Sgarbi "Toscani non è Buscetta: non capisco su cosa possano indagare. Forse mi si accusa di cosa non posso fare?".
Sgarbi ha infine ricordato di aver subito il furto di 10 computer dalla sua abitazione di Salemi dove ha sede l'ufficio di gabinetto e la Fondazione che porta il suo nome. Qualcuno, probabilmente tra sabato e domenica, è entrato nell'ufficio di gabinetto del sindaco, in via Giovanni La Rocca, portando via dieci pc portatili, ancora imballati, custoditi in un armadio e acquistati dal Comune per i ragazzi che conducono stage nell'ufficio di Sgarbi. Sul furto indagano i carabinieri. I ladri, oltre a portare via i computer, hanno rovistato in altri armadi e buttato sul pavimento libri e documenti.

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01 febbraio 2010
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