Sgarbi sul PTE di Salemi: "Una cosa è certa: l’ospedale così com’è non è quello che vogliono i salemitani"
Vittorio Sgarbi stamane non ha volutamente partecipato all’inaugurazione del PTE dell’Ospedale di Salemi. Qui di seguito i motivi di questa scelta: «Non ho preso parte, volutamente, all’inaugurazione del PTE di Salemi avvenuta questa mattina. C’è poco da festeggiare. Purtroppo registro, quotidianamente, le lagnanze di numerosi salemitani sull’inadeguatezza della nuova struttura alle loro aspettative. Ricevo numerose proteste su presunti disservizi e disagi vari. Ne è l’esempio di il PTE (Presidio territoriale di emergenza) che ha sostituito il Pronto Soccorso: il nuovo modello di assistenza, infatti, non sarebbe in grado di fronteggiare - certamente non per colpa del personale medico che mi dicono è invece qualificato – casi complessi o di una certa gravità per mancanza di infrastrutture medico-diagnostiche, tanto che non di rado i pazienti vengono dirottati al Pronto Soccorso di Castelvetrano che dista da Salemi 15 chilometri. Quindici chilometri che possono fare la differenza tra la vita e la morte. Non ho voluto dunque prendere parte alla celebrazione di una cosa che, nella realtà, è diversa da come è stata prospettata a me e ai miei collaboratori. Mi impegno, a difesa dell’assistenza sanitaria dei cittadini salemitani, a incontrare quanto prima l’assessore Russo e il Direttore dell’Asp 9 De Nicola per valutare come intervenire nel rispetto delle richieste dei cittadini-utenti. Una cosa è certa: l’opedale così com’è non è quello che vogliono i salemitani, né, dunque, quello che vuole questo sindaco. Non mi pare dunque dover dare particolare credito alle parole di imbarazzante giubilo di quanti, contro ogni evidenza, si rallegrano per un oggettivo ridimensionamento della struttura».
Nino Ippolito
Responsabile Ufficio per la Comunicazione del Comune di Salemi