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Sgarbi, Vito e Massimo Ciancimino

Vittorio Sgarbi: ''Incontrai Vito Ciancimino a Cortina D'Ampezzo, mi raccontò tutta la sua vita senza nominare mai Berlusconi''

11 febbraio 2010

Nei giorni scorsi Vittorio Sgarbi ha chiesto di essere ascoltato dalla Procura di Palermo riguardo alle rivelazioni fatte lunedì da Massimo Ciancimino sulla nascita di Forza Italia (LEGGI). "Si tratta - ha spiegato Sgarbi - di episodi che ho annunciato in articoli recenti, relativi a delle conversazioni avute con il padre Vito Ciancimino su rapporti tra politica e mafia". Il primo cittadino di Salemi ha sostenuto d'aver incontrato Vito Ciancimino all'inizio degli anni '90 a Cortina D'Ampezzo, all'Hotel Savoy. Un incontro avuto intorno alla mezzanotte e protrattosi fino alle cinque del mattino. L'ex sindaco di Palermo, secondo Sgarbi, gli raccontò tutta la sua vita senza mai nominare Berlusconi, Dell'Utri e Forza Italia.

Massimo Ciancimino ha subito smentito la ricostruzione di Sgarbi. "Sgarbi dice di avere incontrato mio padre nel '93-'94 a Cortina D'Ampezzo? Si sarà sbagliato, visto che mio padre dal '92 al 2000 è stato detenuto oppure agli arresti domiciliari". "Come faceva mio padre all'epoca detenuto - ha aggiunto Ciancimino jr - a trovarsi a Cortina? Sgarbi avrà avuto il piacere di chiacchierare con il portiere e forse lo ha scambiato per mio padre. Non può esserci altra spiegazione alle sue affermazioni".

Alla smentita di Ciancimino jr, ha fatto seguito la replica di Sgarbi. "Contrariamente a Massimo Ciancimino non sono abituato e non ho interesse a mentire. D'altra parte non è difficile verificare la presenza di suo padre all'Hotel Savoy attraverso il registro delle presenze. Si potrà quindi senza difficoltà verificare in quali giorni Vito Ciancimino ed io eravamo all'Hotel Savoy, così come il riscontro presso la questura, anche a distanza di tanti anni, consentirà. È testimone diretta, tra l’altro, l’attrice Annie Papa che mi ha confermato di avere assistito alla richiesta di incontro di Vito Ciancimino, a margine della presentazione di un mio libro, per parlarmi delle sue vicende. Io delle cose che dico ho testimoni diretti, contrariamente al ventriloquo Ciancimino. Posso convenire, e mi pare logico, che l’incontro sia avvenuto prima del 1993, e anche per questo il riscontro del registro delle presenze alla Questura può consentire un riscontro preciso. Per quello che riguarda la mia consuetudine con la città di Cortina e con l’Hotel Savoy, l’incontro può essere stato in una delle due stagioni di presentazione dei libri, nel dicembre del 1991 o gennaio del 1992, o diversamente nella tarda estate del 1992, tra agosto e settembre, quando Vito Ciancimino era a piede libero".
"E se - ha osservato ancora Vittorio Sgarbi -, dal dicembre del 1992 fino al 2002, come ricorda Massimo Ciancimino, il padre fu in carcere, mi pare difficile che possa avere avuto parte consapevole e rilevante in quegli accordi tra stato e mafia da cui, secondo le rivelazioni del figlio, sarebbe nata Forza Italia. Difficile pensare che lo Stato, rappresentato da non so chi, trattasse con un uomo della mafia sconfitto e condannato. D’altra parte, come tutti sanno, Forza Italia nacque nel 1993, ma un qualche interesse per Berlusconi, di cui non mi fece parola, Vito Ciancimino poteva averlo, secondo la fantasiosa ricostruzione dell’origine di Forza Italia divulgata da Travaglio e dai suoi, proprio nel 1992”.

[Informazioni tratte da Ufficio Stampa Comune di Salemi, Adnkronos/Ing, il Velino.it]

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11 febbraio 2010
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